Domenica al Palamaggiò Otto Caserta e Cimberio Varese si incontreranno per la trentaseiesima volta in massima serie. Lombardi mai vittoriosi a Pezza delle Noci nelle precedenti undici sfide (compresa una di playout nel ’93-’94 anche se la Cagiva era in A2) motivo in più per allungare la tradizione favorevole. La sosta per le final eight di Coppa Italia ha consentito ai due allenatori di preparare il match nel migliore dei modi vista l’importanza dei due punti in palio. Varese calcò il parquet di Castelmorrone per la prima volta il 3 marzo 1985. La Ciao Cream si arrese 101-81 al quintetto di Tanjevic targato Indesit. Fu l’inizio di una lunga serie di vittorie bianconere, alcune particolarmente sofferte. Come quella del 20 dicembre 1987 quando la Snaidero riuscì a spuntarla sulla Divarese per 95-93. Vescovi, Sacchetti e Corny Thompson andarono vicinissimi all’impresa, ma Gentile e Oscar riuscirono a piegare la resistenza varesina. Stesso copione e finale thrilling undici mesi dopo. Nona di andata e la Divarese sembrava aver ormai la vittoria in pugno. Avanti anche di quindici punti con le giocate di Vescovi e Pittman, gli ospiti videro assottigliarsi il vantaggio e nei secondi finali Oscar operò il sorpasso. Meno problematico il successo della Phonola sui Ranger a dicembre dell’89. Cinque casertani in doppia cifra, strapotere ai rimbalzi e nonostante la serataccia nel tiro pesante finì 107-94 con oltre venti punti a testa per Gentile, Dell’Agnello, Esposito e Oscar da una parte, Thompson e Matthews (26 e 24) dall’altra. Nell’anno del tricolore a fare la differenza ci pensò Dell’Agnello con 24 punti, Shackleford dominò come sempre sotto canestro e non bastarono i 28 punti di Cecco Vescovi per uscire indenni da Pezza delle Noci. Ma la vittoria più sofferta e bella giunse il 29 dicembre del 1991 quando Mychal Thompson fallì il libero del pareggio e Gentile fu il più lesto a prendere il rimbalzo beffando il quintetto di Bernardi. Sempre a rincorrere, la Juve dovette fare i conti con il trentello di Reggie Theus e i 28 del solito Vescovi. Predominio ospite sotto le plance (Wilkins 13), ma quando Nandokan si inventò il canestro della vittoria fu l’apoteosi. Varese finì in A2 e nella primavera del ’93 la rinnovata Cagiva cedette 95-83 alla Phonola nella penultima giornata dei playout. 25 di Esposito e doppie doppie per Tufano e Frank. Si arriva così ai recenti confronti con Caserta che resta un tabù per i biancorossi. 76-53 nel 2010 e 92-80 grazie ai 24 di Ere e ai rimbalzi di Jones. Adesso guai ad invertire la rotta.