Scoppiettante puntata de “Il pallone degli altri “in onda stasera su Teleprima ore 21. Superospiti nel salotto di Armando Serpe, Annie Vallarelli e Mario Fantaccione un parco attaccanti di tutto rispetto. Dal Marcianise ecco due giovani di belle speranze, tanta faccia tosta e voglia di emergere:spazio alla linea verde con Sacco e Sparaco. Omaggio alla capolista Real Ortese col presidente Michele Aletta e il superbomber del campionato Antonio Insigne sulla via del recupero dopo l’infortunio subito all’andata dallo stesso Succivo.
Il centrocampista offensivo Stefano Sacco sposa in pieno la filosofia vincente del tecnico Sorianiello:”Ho 17 anni , sono veloce e me la cavo tecnicamente. Procede bene il doppio impegno tra prima squadra juniores. So di portare un cognome pesante, cercherò anche io di farmi conoscere nel più beve tempo possibile. Per noi giovani mister Sorianiello è un simbolo, ci dà consigli per far bene impegnandoci al massimo. Ho debuttato in prima squadra e domenica scorsa ho disputato 20 minuti contro l’Isola Di Procida. Dobbiamo allenarci bene e giocare al massimo durante le partite. Spero di arrivare più in alto possibile”
Antonio Sparaco sabato contro l’Isola di Procida ha provato l’ebbrezza della gioia del gol. Prima rete con la maglia del Marcianise:”Traversone di Mario con un piegamento in controbalzo sotto la traversa. Dedico la rete al mister che mi ha fatto entrare e alla mia famiglia che mi sostiene sempre. Noi giovani portiamo rispetto ai più esperti e ci ispiriamo a loro. Il mio sogno nel cassetto è quello di arrivare più in alto possibile”
Felicissimo sabato scorso Antonio Insigne al ritorno al gol dopo il lungo infortunio:”Felicissimo per il gol ovvio .Sono al 60%,70%. Porto dietro gli strascichi dell’infortunio. Tornare al gol un’emozione indescrivibile. In un tridente largo a sinistra preferisco giocare da punta esterna. Ho fatto la prima punta, mi piace giocare ovunque in attacco. Paghiamo la scarsa affluenza di pubblico. Non abbiamo gente che ci sostiene. Giochiamo senza pubblico e vinciamo lo stesso. Quei pochi che vengono lo fanno per la partita senza nemmeno incitarci”.