Fa male perdere l’imbattibilità che durava ormai da ben otto gare per un gol che arriva quando meno te lo aspetti in una gara che doveva finire 0-0. L’Aversa Normanna vista al Bisceglia contro la Neapolis non è stata la solita ‘sbarazzina’ delle ultime gare: timorosa sin dall’inizio non ha mai dato veramente l’impressione di poter vincere la gara, chiudendosi dietro e con almeno 5 calciatori dietro la palla anche quando si attaccava da una punizione o da un calcio d’angolo. La squadra dell’ex Ferazzoli ha sfruttato al massimo l’unica azione importante arrivata dalle parti di Gragnaniello, che però aveva già fatto una super parata sulla punizione dai 30 metri di Carotenuto che andava a depositarsi all’incrocio dei pali. Degli undici scesi in campo sicuramente è l’estremo difensore l’unico a guadagnarsi una sufficienza piena, gli altri, chi per problemi fisici, chi per la mancanza di una giusta cattiveria, non hanno reso come le altre gare, confermando che i 18 giorni di assenza dalle gare ufficiali ha, e non poco, inciso sulla testa dei ragazzi. Lo ha detto senza giri di parole anche l’allenatore Romaniello, che probabilmente si è anche reso conto di non aver preparato al meglio i propri uomini in vista di un match fondamentale per la stagione, così come espresso anche in sala stampa: “Probabilmente abbiamo sottovalutato gli avversari.” Errore grave anche perchè si trattava di un derby, che ovviamente nessuno vuole mai perdere per alcun motivo al mondo. Lascia pensare come dal campo l’unico a prendersi gli applausi dal pubblico sia stato un ‘giovane’ classe ’80, capitan Zolfo, che nonostante l’età dei colleghi di reparto, Letizia e Marano, entrambi classe ’90, dieci anni meno di lui, ha letteralmente sovrastato in intensità di gioco e pressing nella zona nevralgica del campo i due giovanissimi. Quando però si gioca il turno infrasettimanale, che si vinca o che si perda, bisogna immediatamente dimenticare tutto e pensare al prossimo incontro. Mister Romaniello ha avvisato i suoi: “Dobbiamo recuperare la lucidità e la condizione mentale. Una sconfitta così lascia l’amaro in bocca e l’umore a terra. Dobbiamo rialzarci già dalla prossima con il Catanzaro.” Proprio la squadra calabrese che la Normanna ha battuto all’andata dopo una prestazione eccezionale. La squadra di Cozza sta dimostrando sul campo di valere una categoria superiore, e sta lottando con Perugia e Vigor Lamezia per il primato in classifica. Una gara che si preannuncia quindi molto delicata per gli undici aversani, che però come dimostrato anche in altre occasioni, in trasferta gioca senza timori reverenziali, e spesso fa la gara. La vittoria esterna è arrivata in quel di Celano, con il tabù trasferta che è stato sfatato. Ora manca solamente l’acuto importante. Il Perugia e il Catanzaro in casa sono state le più grandi imprese, perchè non iniziare proprio da quest’ultima a vincere ‘alla grande’ anche fuori?