Non c’era bisogno di sfornare quella prestazione nella sfida cruciale di Casale per guadagnarsi ulteriore stima ed amore dal pubblico bianconero. Questi sentimenti se li era conquistati sin dall’inizio della sua avventura. Eppure Andre Smith, passo dopo passo, partita dopo partita, si è meritato il titolo di rivelazione della Lega A ed idolo assoluto della folla casertana. Ed ora si gode questo momento di grandissima celebrità dopo una prestazione maiuscola, in terra piemontese, infarcita dal canestro della vittoria. Forse della salvezza bianconera. Nel mondo della palla a spicchi si dice spesso e volentieri che “quello che fai vedere di te in campo è quello che sei nella vita di tutti giorni”. Beh, mai come questa volta il paragone calza a pennello: Smith è un vero lottatore, una persona disposta a prendersi le sue responsabilità, uno che non si tira mai indietro e lo fa sempre col sorriso stampato sul viso. Ci ha messo pochissimo a farsi voler bene dai compagni di squadra. I suoi occhi carichi di gioia, il giorno del raduno, sono ancora impressi nella memoria collettiva. I suoi continui scherzi ai compagni, la sua voglia innata di sorridere e vedere il lato bello delle cose hanno rapito l’universo bianconero. E poi quel legame speciale instaurato con Andro Stipanovic: così diversi, così uniti, così pronti ad aiutarsi sulle lastre di parquet come fuori. I due ragazzi hanno legato immediatamente ed ora formano una delle coppie di lunghi più preziose ed intriganti di tutto il campionato italiano. Semisconosciuti all’arrivo, adesso tutti hanno conosciuto quanto sia duro giocare contro di loro. La fortuna, il caso, la voglia di Sacripanti di puntare su questo ragazzo del Minnesota hanno reso possibile un matrimonio che resterà scritto negli annali. La fortuna di aver visto quello screzio avuto ad Izmir tra Andre ed il suo coach al Pinar l’hanno portato all’ombra della Reggia. Coi numeri prodotti in Turchia si sarebbe, sicuramente, guadagnato una chiamata di maggior prestigio rispetto a quella avuta da Caserta. Ed, invece, il litigio famoso che l’ha accompagnato fin qui. Eppure, conoscendolo, è difficile immaginare quella scena. Smith è un grandissimo lavoratore, uno che si è fatto veramente le ossa in giro per il mondo pur di vivere il suo sogno: diventare un giocatore di basket professionista. Ora che c’è riuscito è giusto che la sua fama aumenti. Questo ragazzo dagli occhi allegri, dalla forza mentale spaventosa e dal cuore di gladiatore lo merita.