L’amaro in bocca per il colpaccio sfuggito a Torre Annunziata non abbandona l’animo nerazzurro, neanche a diverse ore dallo svolgimento del big match contro il Savoia disputato domenica pomeriggio. Il vantaggio conquistato a metà primo tempo, con un uno-due micidiale firmato Giulio Russo–Andrea Di Pietro, aveva fatto spiccare il volo ai sogni di primato della storica piazza sammaritana, ma un goal di Montaperto in avvio di ripresa ha fatto piombare tutti sulla terra. Malgrado il punteggio non sia completamente favorevole, il Gladiator del presidente Lazzaro Luce e del presidenteAntonio Simonetti ha dimostrato di essere una corazzata e, soprattutto, di risultare sullo stesso piano dell’attuale capolista nonché vincitrice della Coppa Italia regionale. Un trionfo in terra oplontina avrebbe portato i nerazzurri a soli tre punti dalla vetta, in attesa di recuperare la gara contro l’Isola di Procida che, se vinta, avrebbe potuto portarli al primo posto a pari punti; ed invece, con il 2-2, il sodalizio sammaritano si deve accontentare del secondo posto. A Santa Maria Capua Vetere tutti sono convinti che il discorso primato non è chiuso poiché all’appello mancano altre nove partite. Da evidenziare è però il fatto che, delle restanti gare che mancano alla fine, poche sono le squadre che possono impensierire le due corazzate. In effetti lo strano calendario sorteggiato quest’anno, con tutti i big match previsti nelle prime sette giornate, mette in discesa il cammino per la capolista di mister Vitter che si trova davanti. L’unico ostacolo maggiore per gli oplontini può essere quello di domenica prossima a San Nicola La Strada contro la Vis del nuovo tecnico Liguori, squadra cui il tecnico nerazzurro Giovanni Macera si è confidato ieri per rosicchiare qualche altro punto prezioso alla capolista. Un aiuto indiretto al Gladiator lo potrebbe svolgere il ritmo incalzante della Coppa Italia nazionale da parte del Savoia che dovrà lottare per proseguire con successo le due competizioni. Con una porta aperta sulle ambizioni, un’importante nota deve essere menzionata riguardo la prestazione della squadra, completamente opposta al triste precedente di due settimane fa nel ritorno della semifinale di Coppa Italia. Tutti hanno lottato in nome del Gladiator e questo gliene va dato merito, uno su tutti Aniello Panariello che ha dimostrato di poter ambire tranquillamente a categorie superiori. E’ lui l’elemento che ha spiccato nell’impavido pomeriggio di domenica nella sua terra. Come del resto anche l’allenatore Giovanni Macera che ha vinto la scommessa Bonavolontà, centrocampista posizionato come fantasista che ha negato spazio ai cursori della fascia destra torrese garantendo quella copertura che un attaccante non può assicurare. Da questo pareggio bisogna ripartire più forti di prima e credere fino alla fine in qualche passo falso del Savoia, la porta per la serie D è ancora aperta.