Una partita da vincere a tutti costi, senza se e senza ma. Caserta l’ha vinta puntando su quell’energia e quella voglia di lottare sino all’ultimo che l’hanno contraddistinta nel corso della stagione. Una vittoria meritata, seppur giunta sul filo di lana. Un successo, quello ottenuto la scorsa domenica, che permette alla truppa del saggio Pino Sacripanti di godersi la pausa per le final four con la serenità di aver fatto sul campo il possibile. Quello che succederà dietro le scrivanie sarà invece un’altra storia. Nella vittoria ottenuta in terra piemontese c’è, ovviamente, ancora lo zampino di un sempre più entusiasmante Andre Smith, anima e cuore di una Caserta che può prescindere da Collins, ma non da lui…chi l’avrebbe mai detto all’inizio. Il prodotto di North Dakota State ne ha scritti 25 a referto, finendo con l’essere il top scorer del match nonché, molto probabilmente, il migliore in campo. Suo il canestro della staffa, suoi gli otto falli subiti, sua la determinazione di un giocatore che ha ancora tanta fame. A ruota, come realizzatore d’eccellenza, segue l’altro Andre, il “playmakerino” tascabile Collins che domenica scorsa ha fatto il suo dovere non solo come assistman, ma anche e soprattutto come realizzatore, chiudendo la gara con 23 punti a referto, frutto di un eccellente 4/6 da due, 3/6 da tre e 6/6 ai liberi; metteteci nel pacchetto anche i 4 rimbalzi catturati, i 7 passaggi vincenti ed il gioco è fatto. Collins regista illuminato, capace di selezionare i tiri, senza essere troppo accentratore. Così come la Otto, anche la Novipiù ha lottato tanto, subendo l’ennesima sconfitta di misura in un campionato davvero sfortunato. I 42 rimbalzi a fronte dei 26 avversari dimostrano come Casale abbia sostanzialmente vinto il duello nel pitturato, ma non sia riuscita a sfruttare questa sua energia positiva. All’interno dell’arco, infatti, i rossoblu hanno tirato col 44,9%, mentre la più cinica Juvecaserta ha confezionato pesantissimo 51,4%. Tiri ben costruiti e ad alta percentuale quelli di Sacriapanti, merito soprattutto dell’abnegazione e dell’intelligenza tattica di tanti dei suoi giocatori. In definitiva risulta difficile trovare nei numeri una spiegazione chiara dei due punti portati a casa da Righetti e compagnia. Quando il successo arriva così di misura, la vera differenza la fanno i minimi dettagli, quelli sui cui Sacripanti sta lavorando da gran maestro.
Pio Carfora