Con il pareggio contro il Savoia, il Gladiator mette a segno il suo quindicesimo risultato utile consecutivo in campionato. Un punto che sta stretto ai nerazzurri, che con un pizzico di fortuna in più e con un assistente dell’arbitro più all’altezza della situazione (visto che molti fuorigioco sbandierati erano inesistenti) avrebbe portato a casa i tre punti. Uno dei migliori in campo è stato il capitano Savino Martone che è partito come centrocampista, per poi ricoprire in gran modo anche il ruolo di difensore centrale, “Per quello che si è visto in campo il pareggio non è il risultato giusto, meritavamo la vittoria” – dichiara il mastino nerazzurro – “Molti prima della partita ci davano per spacciati, invece abbiamo dimostrato di essere superiori sul gioco e su tutto, purtroppo con un po’ di lucidità in più sotto porta, si poteva portare l’intera posta in palio a casa”. Il Gladiator con una partita in meno resta a sei punti dal Savoia e Martone aggiunge, “Finché la matematica non ci condanna abbiamo l’obbligo di credere nella vittoria del campionato. Dobbiamo pensare a vincere tutte le partite che rimangono, poi alla fine della stagione si tireranno le somme”. Nonostante le condizioni meteo i tifosi non hanno fatto mancare il loro supporto, riconosciuto anche dal capitano, “Li ringrazio pubblicamente, sono stati fantastici e coraggiosi anche domenica. Noi soprattutto per loro dobbiamo sempre dare il massimo e uscire dal campo con la maglia sudata, perché fino ad adesso sono venuti dappertutto, incitandoci fino alla fine, gli va dato onore. Mi auguro che li portiamo nelle categorie che meritano”. Domenica pomeriggio il Gladiator affronterà al “Piccirillo” il San Giorgio a Cremano che nel match di andata bloccò i nerazzurri sul 2-2, “Dobbiamo vincere così miglioriamo i punti fatti all’andata. Sicuramente non sarà facile. Dobbiamo restare con i piedi per terra e dimenticare la partita con il Savoia. Il San Giorgio vuole salvarsi”. Dopo la sfida contro il S. Giorgio, a distanza di tre giorni i sammaritani recupereranno la sfida contro l’Isola di Procida e il mastino nerazzurro ci tiene a precisare “Nel match di andata fui espulso ingiustamente e mi furono date tre giornate di squalifica pur non avendo fatto niente. Fu una giornata storta, la palla non voleva entrare. Ci tengo a dire che loro non ci ospitarono come facciamo noi con tutti, infatti ci furono brutti comportamenti nei nostri confronti, soprattutto con il massaggiatore Papale e con Marco Caiazza”.