Dopo aver riposto nel cassetto le attenzioni, con annesse tutte le polemiche pre e post gara, per il big match di domenica scorsa contro il Savoia, ora la Virtus Carano del patronEmilio Di Tommaso è atteso da una partita molto delicata sul piano delle sensazioni emotive. Domani mattina alle 11 al “Paudice” di San Giorgio a Cremano i ragazzi allenati dal tecnico Cosimo De Feo saranno ospiti del San Giorgio 1926, la squadra che più di tutte ha svolto il ruolo di giudice spietato di questa stagione per le prestazioni aurunche. All’andata la squadra napoletana di mister Matrullo violò le mura amiche caranesi dopo oltre tre anni di risultati positivi, ponendo fine ad una serie da record imponente. Quella sconfitta segnò la fine di un amore tra la Virtus Carano e l’allora allenatore Ciro Amorosetti, che presentò le sue dimissioni accettate a malincuore dalla dirigenza. Con la voglia di riscattare quel passo falso indimenticato, Merola e soci scenderanno in campo con il sangue agli occhi per vendicare quella inaspettata debacle. Il guerriero del centrocampo caranese Giuseppe Gelotto fissa la trasferta di San Giorgio a Cremano tra le tappe fondamentali per la lotta play-off: “La disfatta dell’andata non evoca bei ricordi, perché ad essa è legato l’addio di mister Amorosetti. Non dobbiamo sottovalutare la compagine granata che, seppur stia lottando per evitare i play-out, ha svolto fino ad ora un bel campionato. Noi crediamo ciecamente nella qualificazione ai play-off , per cui non possiamo permetterci di sbagliare a San Giorgio a Cremano”. Il centrocampista napoletano, uno dei migliori per rendimento dell’intera rosa aurunca con due reti e quattro assist all’attivo, è convinto di poter staccare il biglietto per la lotteria dei play-off: “Ora siamo in un momento della stagione dove non tutto dipende da noi ma se continuiamo a ragionare partita per partita, mettendo in campo la stessa voglia che ho visto domenica, coroneremo il nostro sogno. Contro il Savoia ho notato una gran prestazione da parte di tutti; ci siamo svegliati dopo l’avvio di gara prevalentemente dettato dagli oplontini ed abbiamo sfiorato in alcuni casi la vittoria. Con un pizzico di fortuna avremmo potuto portare a casa i tre punti, ma non ci dimentichiamo che abbiamo combattuto contro la capolista. All’appello mancano dieci partite e non ci tiriamo indietro, fino alla fine ci metteremo l’anima per la Virtus Carano”.