«Non possiamo rimproverarci nulla se non il risultato finale. Abbiamo giocato un’ottima partita, nella quale abbiamo avuto un solo momento di difficoltà e nel quale non siamo stati lineari nel nostro gioco permettendo a Siena di prendere un vantaggio di una decina di punti. Da quel momento in poi, siamo stati costretti ad inseguire, spendere ulteriori energie e contro una squadra lunga e fisica comela Montepaschiprima o poi questi sforzi li paghi».
Questo il primo commento di Max Oldoini sulla emozionante sfida di domenica scorsa contro i campioni d’Italia di Siena. Il commento a quella che può essere considerata come un’impresa sfiorata ed arrivata ad un tiro di distanza dal divenire realtà.
«E nel finale – continua l’assistente di coach Sacripanti – l’abbiamo pagato con dei canestri importanti di Rakocevic ed Andersen».
Quindi quale i dati più importanti?
«Siamo stati determinati nell’atteggiamento. Non abbiamo mai mollato anche quando siamo andati sotto di dieci punti. Contro una squadra cosi fisica e forte, potevamo mollare e prenderne anche venti, invece siamo stati capaci di restare attaccati al match e di arrivare anche ad un solo possesso di distanza. Abbiamo fatto, quindi, una partita con gli attributi».
Hai accennato ad un momento di difficoltà, da cosa è dipeso secondo te?
«Qualche piccolo errore in fase di gestione dei possessi offensiva dopo che Collins era stato coperto nella visuale dalla marcatura di Moss. Ma anche un pizzico di stanchezza. Giocare contro una squadra del genere ti toglie energie sia mentali che fisiche, quindi ci sta commettere degli errori, ma ripeto siamo stati bravi a reagire nel modo giusto».
A prescindere dal risultato, questa sfida ha dato più consapevolezza nei propri mezzi?
«E’ un dato di fatto che fino a questo momento abbiamo avuto sempre l’umiltà e la forza di fare bene contro chiunque. Certo ora non dobbiamo mollare, non dobbiamo pensare che aver vinto all’andata ed essere stati in partita al ritorno contro una squadra di altissimo livello le prossime partite saranno molto più semplici, anzi. Ora ci avviciniamo a quella parte di campionato dove chi è dietro in classifica prova a fare uno sforzo in più per recuperare terreno e tornare in gioco. Dobbiamo continuare su questa linea, evitare di essere presuntuosi ed avere rispetto di tutti a prescindere dal palmares o valore tecnico».
La seconda considerazione è che questa Juve con Righetti in campo sembra essere tutt’altra squadra, nonostante abbia ben figurato nel periodo di assenza dell’ex Roma…
«Alex per noi è un giocatore molto importante sia dal punto di vista tecnico che tattico. Certo al momento non è ancora al 100%, ma il tempo è dalla nostra parte e credo che dopo la pausa la sua condizione fisica sarà se non recuperata, ad un passo dal recupero definitivo».
E Bell?
«Anche per Charlie più passa il tempo, più la condizione migliora. Certo la partita di Siena è stata differente da quella di Siena. Una sfida dove l’intensità fisica degli avversari era il doppio rispetto alla Benetton e quindi ha fatto più fatica. Ma sta progredendo e penso che già dalla prossima partita possa tornare a darci un contributo importante».
E la prossima è una sfida che vale una grande fetta di stagione…
«Siamo consapevoli dell’importanza e del valore della sfida che ci attende. Vogliamo andare a Casale per vincere, ma allo stesso tempo siamo consapevoli che sarà difficilissimi, visto che incontreremo una squadra che prima di tutto vorrà dare un segnale dopo le dimissioni dell’allenatore e che poi gioca in maniera diversa rispetto alle altre e soprattutto rispetto al match di andata».
Tatticamente, dunque, che partita ti aspetti?
«Una partita dove dovremo fare tanta attenzione in difesa su una squadra che gioca tanti pick and roll e dai quali crea il proprio attacco sia in situazioni dirette che su penetra e scarica. A differenza di Siena, questa volta proveremo a stare con i tiratori sui blocchi e tenere l’uno contro uno per evitare tiri dalla lunga distanza che potrebbero essere la chiave del match».