L’ennesima dimostrazione, sempre che ce ne fosse stato bisogno. Con un Collins stile superstar della sfida contro la Montepaschi Siena, la truppa di coach Pino Sacripanti assume tutt’altra faccia, tutt’altra conformazione, ma soprattutto tutt’altra pericolosità sui ventotto metri di campo. Pericolosità per se stesso e per i compagni. Pericolosità che lascia quel minimo di dubbio nella mente degli avversari sul tipo di soluzione che il folletto natio del Maryland potrebbe prendere in ogni momento e possesso dopo possesso. Dubbio che non ha certo esentato la mente di un altro giocatore, che di solito è abituato a sua volta a far pensare e non a pensare a cosa o come attaccherà un avversario: McCalebb. Persino l’uomo della provvidenza macedone, ha dovuto fare qualche passo indietro o essere concentrato fino alla fine di ogni azione per evitare che con continuità dalle mani del diretto avversario partissero missili terra aria verso il canestro o cioccolatini per i compagni e serviti su di un piatto d’argento. L’ha capito anche lo staff tecnico senese, a partire dal terza quarto, quando sfruttando stazza, centimetri e talento, si sono permessi il lusso di spostare il loro miglior difensore sulla palla dal ruolo di guardia-ala a quello di playmaker nel momento di mostrare i muscoli in difesa. La pressione di Moss su Collins, ha avuto i suoi effetti, ma fino al momento in cui lo stesso ex Ferrara e tutta la Juve non ha trovato il modo giusto, a tratti, di bypassare questo pressing e rimettere ancora una volta pallone e gestione nelle mani dell’uomo da Loyola, che Moss o non Moss, non ha certo fatto complimenti ed ha continuato a tirare e fare quello che doveva fare. La dimostrazione? I 24 punti ed i 9 assist con i quali la stella bianconera ha deliziato il Palamaggiò che sarebbe divenuto il nuovo tempio dello stesso Collins se si fosse riusciti ad entrare nella storia: battere due volte nella stessa stagione la corazzata senese. Ed invece alla fine solo tanto amaro in bocca per il risultato finale sfuggito cosi tra un tiro libero ed un fischio, lasciando tra le mani dei più di 4000 presenti, la consapevolezza che questa squadra non molla mai, ma soprattutto se la gioca alla pari con tutti, cosi come spiega anche il diretto interessato: Andre Collins: «Non poteva essere altrimenti. Siamo una squadra che non molla mai. Ogni volta che scendiamo in campo, lo facciamo con la massima attenzione, con la massima concentrazione. Proviamo a giocare insieme, proviamo a giocare nella maniera più dura possibile, ma questa volta davvero peccato per il risultato finale».
Non per fare polemica, ma ad un certo punto avete dovuto fare i conti anche con qualche chiamata arbitrale di troppo…
«Come mio solito, non vorrei commentare la prestazione degli arbitri, ma sicuramente ad un certo punto della partita Siena ha iniziato a giocare in maniera molto più aggressiva rispetto a prima, mettendo molto di più le mani addosso su ogni contatto. Noi abbiamo sinceramente abbiamo provato a fare lo stesso, ma abbiamo pagato tanto, visto che ci sono arrivati tanti fischi e tanti tiri liberi contro».
Personalmente, poi, hai avuto a che fare con un bruttissimo cliente come ‘Bo’ McCalebb, per un duello che non ti ha visto sconfitto, ma dove hai chiuso con 24 punti e 9 assist…
«Lui è sicuramente uno dei migliori playmaker d’Europa e questo nessuno può negarlo. Però come ho sempre avuto modo di dire, non ho paura a giocare contro nessuno. Questo è il basket, questo è quello che faccio e per cui lavoro tutti i gironi anche in estate. Alla fine l’obiettivo personale è sempre quello di riuscire a giocare il meglio possibile anche contro i grandi giocatori e le grandi squadre. Questa volte è riuscito a me giocare bene contro McCalebb e alla squadra di fare una bella partita contro la formazione campione d’Italia, l’unico vero e grande rammarico resta il risultato finale».
Ed ora l’appuntamento che dal punto di vista societario e non tutti aspettavano: il primo confronto diretto per la conquista della salvezza, la sfida contro Casale Monferrato che proprio prima della vostra domenica contro Siena, ha dovuto fare i conti con l’addio di Crespi…
«Non ci sono dubbi. La prossima contro Casale Monferrato, sarà la sfida più importante fino a questo momento. Sarà una partita difficile, perché sono una squadra di talento, che hanno un gioco duro e che soprattutto ha cambiato qualche elemento dall’ultima apparizione qui a Caserta. Quindi ci aspetta una trasferta difficile, ma una posta in palio importantissima».