Otto-Montepaschi in cifre



Un'azione di Caserta-Siena di domenica

Commentare con i numeri una partita che ha lasciato in bocca tanta amarezza per come si è conclusa non è cosa facile. L’arbitraggio non è stato all’altezza, dato che alla fine anche la sponda senese ha avuto da lamentarsi e quando al termine di una gara arrivano critiche sia da una parte che dall’altra significa che la direzione è risultata rivedibile. Ma ormai il match con la capolista è andato e bisogna salvare la sconfitta onorevole, ma pur sempre sconfitta direbbero in tanti. Ancora una volta la Otto non esce a testa alta, bensì altissima da una sfida che la vedeva partire piuttosto sfavorita. La Juve, bestia nera di una Montepaschi non più devastante, ha avuto il merito di rimanere sempre attaccata all’avversario, anche quando rischiava di scappare. 78 punti realizzati contro la miglior difesa del torneo non sono pochi. Il black out offensivo, inevitabile contro gli arcigni senesi, è arrivato nel terzo quarto (solo 10 punti messi a segno dai padroni di casa), ma Caserta ha saputo attutirlo subendo in totale solo 13 segnature nel medesimo periodo. A Collins e soci è mancato davvero poco per battere l’MPS per la seconda volta in stagione. La prestazione casertana al tiro da oltre l’arco è stata da ricordare: 10/21 con due interpreti perimetrali eccellenti, ovvero Aaron Doornekamp (3/3) ed Andre Smith (3/5). Pareggiata la gara a rimbalzo a quota 33, Siena si è espressa meglio della compagine di Terra di Lavoro per quel che concerne il tiro da due, realizzando con il 57% a fronte del 47% avversario. Le 13 palle perse dalla truppa cara al presidente Gervasio e le sole 5 recuperate hanno forse inciso sulla sconfitta, considerando che Rakocevic e compagnia hanno la capacità di capitalizzare al meglio ogni errore avversario. Resta comunque la buona prestazione di una Juve che non deve certo conquistare la salvezza contro i campioni d’Italia, anche se la vittoria dell’andata ha fatto comodo e come. Un match in cui Caserta si gioca tanto è quello di domenica prossima a Casale, dove i bianconeri attendono la prima prestazione di livello dal neoarrivato Charli Bell, che contro Siena ha chiuso la gara con una tristissima virgola.  

Commentare con i numeri una partita che ha lasciato in bocca tanta amarezza per come si è conclusa non è cosa facile. L’arbitraggio non è stato all’altezza, dato che alla fine anche la sponda senese ha avuto da lamentarsi e quando al termine di una gara arrivano critiche sia da una parte che dall’altra significa che la direzione è risultata rivedibile. Ma ormai il match con la capolista è andato e bisogna salvare la sconfitta onorevole, ma pur sempre sconfitta direbbero in tanti. Ancora una volta la Otto non esce a testa alta, bensì altissima da una sfida che la vedeva partire piuttosto sfavorita. La Juve, bestia nera di una Montepaschi non più devastante, ha avuto il merito di rimanere sempre attaccata all’avversario, anche quando rischiava di scappare. 78 punti realizzati contro la miglior difesa del torneo non sono pochi. Il black out offensivo, inevitabile contro gli arcigni senesi, è arrivato nel terzo quarto (solo 10 punti messi a segno dai padroni di casa), ma Caserta ha saputo attutirlo subendo in totale solo 13 segnature nel medesimo periodo. A Collins e soci è mancato davvero poco per battere l’MPS per la seconda volta in stagione. La prestazione casertana al tiro da oltre l’arco è stata da ricordare: 10/21 con due interpreti perimetrali eccellenti, ovvero Aaron Doornekamp (3/3) ed Andre Smith (3/5). Pareggiata la gara a rimbalzo a quota 33, Siena si è espressa meglio della compagine di Terra di Lavoro per quel che concerne il tiro da due, realizzando con il 57% a fronte del 47% avversario. Le 13 palle perse dalla truppa cara al presidente Gervasio e le sole 5 recuperate hanno forse inciso sulla sconfitta, considerando che Rakocevic e compagnia hanno la capacità di capitalizzare al meglio ogni errore avversario. Resta comunque la buona prestazione di una Juve che non deve certo conquistare la salvezza contro i campioni d’Italia, anche se la vittoria dell’andata ha fatto comodo e come. Un match in cui Caserta si gioca tanto è quello di domenica prossima a Casale, dove i bianconeri attendono la prima prestazione di livello dal neoarrivato Charli Bell, che contro Siena ha chiuso la gara con una tristissima virgola.  



Commentare con i numeri una partita che ha lasciato in bocca tanta amarezza per come si è conclusa non è cosa facile. L’arbitraggio non è stato all’altezza, dato che alla fine anche la sponda senese ha avuto da lamentarsi e quando al termine di una gara arrivano critiche sia da una parte che dall’altra significa che la direzione è risultata rivedibile. Ma ormai il match con la capolista è andato e bisogna salvare la sconfitta onorevole, ma pur sempre sconfitta direbbero in tanti. Ancora una volta la Otto non esce a testa alta, bensì altissima da una sfida che la vedeva partire piuttosto sfavorita. La Juve, bestia nera di una Montepaschi non più devastante, ha avuto il merito di rimanere sempre attaccata all’avversario, anche quando rischiava di scappare. 78 punti realizzati contro la miglior difesa del torneo non sono pochi. Il black out offensivo, inevitabile contro gli arcigni senesi, è arrivato nel terzo quarto (solo 10 punti messi a segno dai padroni di casa), ma Caserta ha saputo attutirlo subendo in totale solo 13 segnature nel medesimo periodo. A Collins e soci è mancato davvero poco per battere l’MPS per la seconda volta in stagione. La prestazione casertana al tiro da oltre l’arco è stata da ricordare: 10/21 con due interpreti perimetrali eccellenti, ovvero Aaron Doornekamp (3/3) ed Andre Smith (3/5). Pareggiata la gara a rimbalzo a quota 33, Siena si è espressa meglio della compagine di Terra di Lavoro per quel che concerne il tiro da due, realizzando con il 57% a fronte del 47% avversario. Le 13 palle perse dalla truppa cara al presidente Gervasio e le sole 5 recuperate hanno forse inciso sulla sconfitta, considerando che Rakocevic e compagnia hanno la capacità di capitalizzare al meglio ogni errore avversario. Resta comunque la buona prestazione di una Juve che non deve certo conquistare la salvezza contro i campioni d’Italia, anche se la vittoria dell’andata ha fatto comodo e come. Un match in cui Caserta si gioca tanto è quello di domenica prossima a Casale, dove i bianconeri attendono la prima prestazione di livello dal neoarrivato Charli Bell, che contro Siena ha chiuso la gara con una tristissima virgola.  

Pio Carfora


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