Quattro partite, un mese di tempo per capire dove può arrivare la Casertana. In un certo senso i rossoblù sono padroni del proprio destino perché vincendole tutte riuscirebbero a colmare il gap di sette lunghezze. Ma poiché questa non è la playstation bisogna essere realisti. Nocera, Grottaglie, Casarano e Sarnese. Tre su quattro al ‘Pinto’, dodici punti in palio e senza en-plein sarà tutto finito. In parole povere gli uomini di Ferraro dovranno inanellare quattro vittorie consecutive e sperare di rosicchiare qualche punto al duo di testa Martina-Ischia. Impresa non da poco considerando il calendario delle due battistrada. Gli isolani infatti se la vedranno con Internapoli, Francavilla, Oppido e Turris. Viribus, Nardò, Campania e Brindisi per i pugliesi. Un cammino molto più ostico perciò bisogna fare la corsa sull’undici di Mandragora che in teoria potrebbe mantenere l’imbattibilità allungando la serie vincente. La tifoseria intanto è divisa: c’è chi ha smesso di crederci e chi mantiene accesa la fiammella della speranza. Se è vero che la Casertana dovrà pensare prima a se stessa, sarà necessario gufare le dirette concorrenti e sperare di assistere ad una rimonta epica. Difficile vero, ma non impossibile.