«Dobbiamo guardare avanti. Dobbiamo dimenticare quanto accaduto a Sassari ed essere consapevoli di alcune certezze in questo momento e di questo campionato. Abbiamo giocato la nostra prima peggior partita di quest’anno, ma i risultati degli altri campi hanno dimostrato una cosa, che in questo torneo tutto può succedere. Le grandi sono grandi, ma non ammazzano la competizione e quindi può accadere di tutto, dobbiamo solo giocare come sappiamo ed essere consapevoli che non c’è niente di scritto nel bene o nel male, ma che dobbiamo conquistarci tutto fino all’ultima giornata. Dobbiamo tornare ad essere positivi e guardare avanti».
Non si dispera e non si fascia la fronte, Max Oldoini nel commentare il cammino che sta per spalancarsi ai piedi dei bianconeri. Un cammino che nell’immediato porta al Pala Verde di Treviso, lo stesso di Venezia, ma questa volta per affrontare la vera padrona di casa, la BenettonTreviso. Un turno di riposo e poila MontepaschiSienae poi ancora un riposo per le Final Eight.
«Tra qualche giorno saremo impegnati sul campo di una squadra – ha continuato l’assistente in panchina di coach Pino Sacripanti – che dalla sfida di andata è totalmente cambiata e forse anche in meglio, dove per meglio si intende di esperienza e conoscenza di questo campionato. Gli arrivi di Goree e di Thomas rendonola Benetton una squadra difficile da affrontare e totalmente da studiare ex novo. Senza contare che hanno ampi margini di miglioramenti e che vengono da un momento importante come quello della vittoria contro Milano e Cremona e quindi vittorie che fanno tanta fiducia. Detto questo, però, come al solito in campo poi ci sono due squadre ed ognuna ha i propri punti forti ed i propri punti deboli, nella speranza che Caserta possa, però, sfruttare i propri punti forti nei punti deboli avversari, che viceversa».
Hai parlato di due squadre in campo, cosa che guardando e riguardando la partita non è avvenuto a Sassari. Che spiegazione ti sei dato?
«Martedì abbiamo rivisto la partita, abbiamo analizzato specialmente la prima parte di quest’ultima e devo dire che la prima cosa che mi viene in mente, mettendo per un attimo da parte la considerazione che più passava il tempo e più ci siamo depressi, scoraggiati e giocato la nostra più brutta partita, è che noi abbiamo sbagliati tiri che normalmente mettiamo e che Sassari, invece, ha trovato sempre la via del canestro. Abbiamo anche sbagliato tanti tiri liberi, quindi diciamo che con qualche episodio del genere in meno il primo tempo si sarebbe concluso, magari, in maniera differente. Detto questo, c’è da dire anche che nel secondo tempo siamo tornati in campo non con la solita cattiveria agonistica. Siamo stati molli e con qualche errore difensivo di troppo e questo ha dato la spallata decisiva a favore di Sassari che ha portato a casa il successo».
Tra le poche note liete, anche il fatto che ormai il tour de force di partite ravvicinate fanno parte del passato…
«Finalmente torniamo ad allenarci su settimane lunghe e che ci daranno la possibilità di lavorare sia individualmente che di squadra. Ci daranno la possibilità di aumentare il carico anche tecnico, con la possibilità di giorni in più per aggiungere, togliere, limare o perfezionare il nostro modo di giocare su ambo i lati del campo».
Ed in più ci saranno due pause importanti…
«Forse arrivano nel momento migliore, dal momento che ci danno la possibilità di lavorare e recuperare al meglio la condizione fisica di Stipanovic al rientro dall’infortunio, ma soprattutto sulla condizione di Charlie Bell».
Dulcis in fundo non poteva mancare la menzione ai giovani bianconeri, che nelle ultime giornate si sono ben comportati in campo…
«Sono contento, perché stanno lavorando bene e nel modo giusto. Scendere in campo giorno dopo giorno con dei professionisti li fa migliorare e da parte loro c’è tanto impegno settimana dopo settimana ed i frutti poi si vedono al momento di scendere in campo».