Gennaio intenso in serie A, gennaio intenso per la Otto Caserta, alla caccia di una vittoria che manca da quattro giornate. Dopo la sconfitta patita con Montegranaro, per gli uomini di coach Pino Sacripanti è quasi obbligatorio vincere in casa contro un brutto cliente come l’Angelico Biella. Tutto il pubblico casertano attende una riscossa e spera di ammirare i progressi della stella Charlie Bell, apparso ovviamente spaesato nella prima uscita contro la Fabi Shoes. L’avversaria è, come detto, da prendere con le molle, soprattutto guardando cosa ha saputo fare in questo girone d’andata che ormai volge al termine. I piemontesi vantano un record di 7 vittorie su 14 partite; 3 dei successi biellesi sono arrivati lontano dalle mura amiche e questo non dovrebbe far dormire sogni tranquilli alla truppa casertana, alle prese con qualche difficoltà in particolare sul legno di casa (l’ultima vittoria interna è arrivata contro Teramo nella maniera rocambolesca che tutti ricordiamo). L’Angelico ad oggi è una delle migliori difese del campionato con 73,7 punti subiti a gara; per fare risultato non ha dunque bisogno di un rendimento trascendentale in attacco, dove viaggia attualmente su una media di 74,5 punti. Sotto le plance Biella rappresenta la sesta forza del torneo, catturando mediamente 34,2 rimbalzi a serata, uno e mezzo in meno della Juvecaserta. Il 52% da due ed il 30,8% dalla lunga distanza fanno della truppa di Cancellieri una formazione da tenere sott’occhio soprattutto all’interno dell’arco dei sei metri e settantacinque. I rossoblu strappano agli avversari più di 10 possessi a partita (anche in questo caso fanno meglio della Juve che si ferma a poco più di 9), ma al contempo sono la squadra che perde più palloni dell’intera lega: ben 18,1; i casertani invece, più attenti, si fermano a 15 smarrimenti per serata.
Pio Carfora