Riposo, terapia e lavoro differenziato. Questa la ricetta che al momento è prevista per Alex Righetti. Il ginocchio del natio della riviera romagnola, non da pace all’ex Roma che quindi sarà costretto a guardare, in tuta, e dalla panchina il primo allenamento in bianconero di Charlie Bell. Ad allungare il periodo di convalescenza di Righetti, dunque, è il gonfiore al ginocchio che non è ancora sparito del tutto. Un gonfiore che rende impossibile ai medici, ma soprattutto alla risonanza magnetica, di arrivare alla diagnosi definitiva e quindi stabilire se e come procedere per il recupero del giocatore. Lo staff medico si trova di fronte ad un bivio importante e sapere quale delle due strade imboccare è di grande importanza non solo per il miglior recupero possibile, ma anche per permettere che tale miglior recupero, possa avvenire nel minor tempo possibile. Sapere con precisione certosina se quello che sta affliggendo uno dei protagonisti assoluti di questa prima parte di stagione della Juve, è un riacutizzarsi di un vecchio problema, o un problema ex novo dovuto allo sforzo od al movimento di quel maledetto lunedì mattina, servirà a sapere se ad essere a rischio è anche la sfida di Biella oltre a quella conla Sutor.Lequotazioni, infatti, relative alla non presenza del giocatore contro Montegranaro sono ormai alle stelle, dal momento che la prossima risonanza magnetica, nella speranza che il gonfiore sia sparito del tutto, ci sarà domani mattina e per quanto Smith abbia definito lo stesso Righetti come ‘Superman’ (dopo quanto fatto in campo contro Teramo ndr) qualunque sia la diagnosi saprebbe di puro miracolo vederlo in campo nelle 24 ore successive.