Una brutta tegola che addirittura potrebbe trasformarsi in un qualcosa di più pesante come una grossa falla e buco nel tetto del roster della Juvecaserta. Cosi come l’impegno in trasferta sul campo di Varese, anche il secondo tempo della sfida interna contro la Bancatercas di Teramo, si tramuta in una sorta di via Crucis per Andro Stipanovic, che dopo il ginocchio deve fare i conti con la caviglia. Una parte centrale se non iniziale (praticamente il lungo croato ha giocato al massimo delle proprie possibilità solo 4 partite prima di cedere il posto a Tusek e di guardare tutti dalla tribuna per circa un mese ndr) di stagione che non ha certo arriso all’ex Liegi, che dopo essere diventato uno degli idoli locali, specie per la prestazione immensa in terra senese per la vittoria della Juve contro i campioni d’Italia della Montepaschi, si è ritrovato ad inciampare in due buche piuttosto pesanti. Da un paio di partite, infatti, aveva superato quella dell’iper estensione del ginocchio ed era tornato a giocare e calcare il parquet da una decina di giorni abbondanti con risultati confortanti e che hanno permesso la partenza di Tusek, anche se la decisione dello sloveno è stata dettata anche, se non soprattutto, dal contratto annuale offertogli dalla Vanoli Braga Cremona. Un mese circa. Questo il periodo di tempo che il lungo croato ha dovuto percorrere tra terapie e lavoro personale per recuperare dall’infortunio. Più o meno simile, potrebbe essere quello legato al nuovo intoppo. Ecco potrebbe. Il condizionale è d’obbligo, dal momento che sulla testa della Juve e di coach Sacripanti pende una spada di Damocle di dimensioni non indifferenti e rappresentata dalla possibilità che ci sia persino l’interessato del legamento ed allora la questione recupero potrebbe e sarebbe molto più lunga e complicata. Caso, quest’ultimo, in cui servirebbero circa due mesi abbondanti al giocatore per recuperare al meglio per poi tornare in gruppo ed iniziare un lavoro di recupero della condizione fisica mentre i compagni sono andati avanti nella propria corsa ‘campionato’. Il responso su quale tipo di doccia il timoniere canturino sarà costretto a fare, congelata o fredda, arriverà solo ed esclusivamente dalla risonanza magnetica, che però non può essere effettuata se l’ematoma non svanisce rendendo la caviglia di Stipanovic più simile a quella di tutti gli altri che ad una pallina da tennis quale è stata negli ultimi giorni. La speranza è che l’ematoma possa sparire tra oggi e domani permettendo, quindi, tutti gli analisi del caso e capire quali saranno con precisioni i tempi di recupero e soprattutto se sarà necessario aggiungere un’altra pedina sul mercato. Mercato sul quale è arrivato alla ribalta il nome di Marco Mordente. Ieri, infatti, è scaduto il contratto mensile dell’ex Milano con la Virtus Roma e la Juve ha provato a presentarsi alla sua porta per un’idea di rapporto contrattuale più lungo rispetto ai 30 giorni con cui ha provato a dare una mano alla formazione capitolina di coach Lardo. A dire il vero la Juve oltre che presentarsi alla porta di Mordente, gli ha anche lasciato sul pianerottolo di casa il plico con l’offerta che l’esterno della nazionale azzurra sta analizzando anche se non c’è stata ancora una risposta. «Ci muoveremo sul mercato, ma vedremo cosa offre e cosa c’è». Queste parole di coach Sacripanti in sala stampa dell’immediato post partita di domenica pomeriggio contro Teramo, dimostra come la società di Pezza delle Noci, stia vagliando, possibilmente, anche altre opzioni o semplicemente idee nel caso in cui il messaggio di ritorno da parte di Mordente sia un bel ‘no, grazie’. Senza contare che se di fianco al ‘no, grazie’ di Mordente, la risonanza magnetica dei prossimi giorni di Stipanovic riporterà esito positivo dell’interessamento al legamento della caviglia e di conseguenza dell’allungamento dei tempi di recupero, alla ricerca dell’esterno si aggiungerebbe anche quella di un lungo con forse un nome che potrebbe tornare d’attualità o comunque essere inserito all’interno del calderone: Benjamin Ortner. L’austriaco non trova spazio ed i rumors di mercato vogliono la Cantù di Trinchieri pensare addirittura a Kurz per il prosieguo della stagione, lasciando tra le mani di Ortner lo stesso cartellino con su scritto il ruolo di questo campionato in maglia Bennet, ovvero quello di ultima rotazione dei lunghi di una squadra che però deve affrontare le fatiche del doppio impegno.