Guardi la classifica e ti innamori della Juve di quest’anno, a tratti commovente con i suoi risultati da primus inter pares. Le grandi tremano e cadono dinanzi ai bianconeri. E’ successo a Siena e Roma sul proprio parquet, è successo all’ombra della Reggia a Milano. Ed ora cosa ne sarà di questa splendida squadra, così determinata da andare sempre oltre i propri limiti? Non sta a noi deciderlo. Al momento stampa e tifosi possono solo sperare nell’ennesimo imprenditore magnanimo che si prenda sulle spalle un patrimonio prezioso e lo conduca in un porto sicuro. Ma passiamo ai fatti di campo, quelli che ci garbano di più, come direbbero in Toscana. Nella capitale, Caserta si è mostrata come un diesel: partenza lenta e crescita progressiva. Che potenza alla fine quel motore!! Che potenza soprattutto in quell’eccezionale ultimo quarto: vinto nettamente per 24-36! Ancora una volta sugli scudi l’ispiratissimo Andre Smith: 21 punti, 5 rimbalzi. Il colored di coach Sacripanti è stato pressappoco perfetto al tiro: 8/9 da due, 1/1 da oltre l’arco; 30 la sua valutazione totale al termine di un’altra serata di grazia dopo quella vissuta contro l’EA7. La quota 20 punti è stata raggiunta anche da un ottimo Alex Righetti, alla migliore prestazione stagionale, senza dubbio. L’ex riminese ha giocato un quarto periodo da urlo, griffando in maniera decisa una bella vittoria su di un parquet a lui davvero caro. Da sottolineare soprattutto le sue 3 bombe andate a segno su 5 tentativi, tre centri che hanno squassato un’Acea sorpresa e sconfitta. Le note amare però per coach Sacripanti non sono mancate: continua a far rumore la “virgola” di Rose che tutto sta facendo tranne che “l’americano”. Il numero 4 bianconero in 16 minuti ha avuto modo di sbagliare 3 tiri da due, uno da tre e di perdere due palloni. A suo discarico possiamo ricordare una spettacolare stoppata ed i 4 rimbalzi difensivi. Leggendo le cifre di squadra, balza agli occhi un dato, forse quello decisivo: La Juve ha tirato da oltre l’arco col 52%, Roma con 36,8%. Le 12 triple della Pepsi hanno avuto tutte un peso specifico enorme.
Pio Carfora