Le statistiche di Pepsi-Armani

Qual è uno dei più grandi luoghi comuni della pallacanestro? Beh, sicuramente quello che dice che in questo sport tutto può succedere…sarà pure una banalità, ma come smentirla dopo aver visto l’incredibile vittoria di Caserta sulla mastodontica Milano? E’ proprio vero: nel basket tutto può succedere. Può accadere che una squadra costruita con un budget da manovra economica ceda il passo ad un club rattoppato, cui manca un milione di euro per finire la stagione. Nel basket può accedere che quel club rattoppato, dinanzi ad una bolgia di dimensioni notevoli, si trasformi in un gruppo di titani, mentalizzato in direzione della seconda impresa stagionale, dopo quella compiuta sul campo dei temuti mensanini. Può succedere ancora che un giocatore sconosciuto in Italia come Andre Smith finisca col diventare un autentico eroe, incorniciando la prestazione perfetta, quella che rischi di ricordare per la vita: 32 punti, 13 rimbalzi e 36 in valutazione. Ne abbiamo viste di ogni colore al Palamaggiò: abbiamo visto i 24 punti di un Mancinelli che ha provato a trascinare una Milano poco bisbetica ed alla fine domata, i 16 del “Gallo” che da tre proprio non c’ha preso, inchiodando nelle sue statistiche un poco edificante 0/4; il pubblico casertano, trascinato anche da un più che giustificato delirio estatico, ha fischiato il bimbo d’oro della pallacanestro nostrana, per il quale sicuramente riprenderà a fare il tifo appena rivestita la maglia di Denver. Per battere una corazzata serviva la perfezione e perfezione è stata. Il 56% da due , il 41% da tre e l’83% a cronometro fermo sono percentuali di gran valore che fotografano meglio di ogni immagine quella che è stata la prestazione monstre dei casertani. Pino Sacripanti, al termine della gara, ha parlato di energia, quella messa sul parquet dai suoi uomini ad ogni istante del match contro l’Emporio Armani, quella mostrata catturando 35 rimbalzi e restando concentrati sul pezzo, fino a vincere magicamente, fino a portare  a casa quei due punti che, come sempre, contro quelli che vivono all’ombra della “madunina” sanno tanto di riscatto sociale.

Pio Carfora