La Pepsi compie la seconda impresa dell’anno e dopo aver strappato i due punti alla Montepaschi riserva lo stesso trattamento all’Armani Jeans. Il match rievoca vecchi ricordi ai nostalgici bianconeri. Ma dopo la palla a due si torna al presente e di fronte c’è una super corazzata.
Gli ospiti partono decisamente meglio sia in area che da fuori. Mancinelli fa il resto e dopo cinque minuti Milano è avanti 7-11. La Juve resiste grazie a un Rose ispirato ed uno Smith che non lascia neppure le briciole. Alla prima pausa si è sul 20:21. L’equilibrio è costante, Mancinelli tocca quota 10 al 13′ ma Righetti tiene la Juve in scia. Una Juve eroica è in vantaggio al 16′ (33:28 col missile di Doornekamp). E’ Nicholas a suonare la riscossa: break di 1:8 e inerzia girata con vantaggio ospite alla pausa lunga. Si riparte ed inizia il bombardamento bianconero: le triple di Righetti, Rose e Smith mandano Caserta avanti. Al 26′ c’è una svolta: Nicholas ‘sfonda’, proteste vibranti che portano al tecnico. Scariolo esagera, entra in campo e Lamonica sanziona tecnico anche al coach. Righetti e Smith sono implacabili e si è sul 60:56. Il ventesimo punto di Mancinelli permette all’Armani di restare in scia ed andare all’ultimo break sotto di 6. La carica bianconera è pazzesca, Milano è stordita e sprofonda sul -13 al 34′ dopo una tripla di Tusek e 4 punti consecutivi di Smith. Scariolo si rifugia nella zona 2/3 ma ha solo Mancinelli in grado di segnare mentre Smith lo punisce anche dalla lunga distanza con due triple che danno anche il massimo vantaggio sull’82-67. E’ l’apoteosi. Caserta interrompe la striscia di tre ko consecutivi e torna a sorridere punendo una Milano a tratti presuntuosa. Vittoria meritata e applausi per Sacripanti e i suoi.