Trarre un discorso dopo un ribaltone del genere (in pieno stile politico) non è roba da poco. Al terzo anno da tecnico, il folletto casertano esportatore della disciplina made in Five in tutta la Campania e l’Italia, riesce nel suo intento di giocarsi la finalissima. L’allenatore del Real S.Erasmo Gerardo Lieto non tradisce l’emozione per una qualificazione alla finale di Coppa Italia agguantata grazie alla prestazione maiuscola dell’intero organico e proietta lo sguardo al prossimo fondamentale match di campionato: “Se devo affermare che abbiamo compiuto un miracolo, quanto visto oggi (ieri mercoledì ndr) da parte dei miei è effettivamente un qualcosa di illogico. Partire da un 5-1 contro e trovarsi 0-1 dopo sette minuti ti impressiona ma, nonostante ciò, ci ho sempre creduto. E’ nel mio Dna giocare per vincere ed anche oggi l’ho dimostrato. I miei ragazzi hanno svolto una prestazione perfetta ed hanno sovrastato la pochezza dell’Acacie Casavatore. Infatti mi pongo più di qualche dubbio se i miei meriti siano più ampi dei loro demeriti. So che in altre occasioni avrei potuto giovarmi di più questa vittoria ma alle porte vi è il fondamentale match casalingo contro la Trilem di sabato. Aver vinto oggi non ha nessun valore se sabato non vinciamo. Io la Coppa Italia non la butto, ma è inutile vincerla se poi retrocedi. Quindi, ora, invito tutti a mettere da parte l’entusiasmo per la qualificazione alla finalissima, e apriamo il discorso sul campionato che deve avere sempre precedenza”. L’allenatore Gerardo Lieto conclude l’intervista chiudendo una piccola polemica e rivela qualche piccolo aneddoto sulla partita: “Questo piccolo evento che non voglio neanche denominare polemica è nato da un mio piccolo sfogo che ci può stare perché io sono una persona come tutte le altre. Ma questa è acqua passata ed almeno stasera voglio godermi il trionfo. Ho iniziato a capire che il risultato si poteva rialzare quando eravamo sul 3-1, loro erano cotti e sapevo che potevamo pugnalarli definitivamente. Sono contento di aver regalato questo storico traguardo ad una matricola come il Real S.Erasmo che, al primo anno di serie C1, ha l’opportunità di innalzare ancor di più il proprio blasone”.