E pensare che la giornata non era iniziata proprio nel migliore dei modi… Ai campionati italiani combattimento cinture rosse di Taekwondo a Lecce la squadra casertana si era presentata con 3 atleti. Nico Nabresini, motivatissimo e con ottime possibilità di aspirare a un posto sul podio, non entrava subito in gara. Contro un avversario preparato ma sicuramente alla sua portata e, danneggiato vistosamente da un arbitro centrale forse troppo inesperto – che lo ammoniva per ben 7 volte per ragioni inspiegabili –con punti messi nettamente e non assegnatigli, il casertano si innervosiva e non riusciva a ribaltare le sorti del match, uscendo dai giochi al primo incontro. Ancora peggio andava a Maurilio Palamita: entrato agitato sul tappeto per il suo primo campionato italiano, si faceva mettere sotto da un avversario molto esperto che conquistava punti su punti, costringendo il nostro ad arrendersi. Le ultime speranze per il Taekwondo Caserta ricadevano su Ester Sole, la quale prima della pausa pranzo disputava la sua semifinale. Ester entrava in gara molto carica e subito faceva capire alla malcapitata avversaria come sarebbe andata a finire. Tecniche semplici ma efficaci e soprattutto apportatrici di punti importanti le davano subito un cospicuo vantaggio che con il passare del tempo si faceva via via più consistente. Il 10 – 6 finale era fin troppo benevolo per la ragazza toscana trovatasi di fronte una casertana che voleva vincere con tutte le forze, alla quale tra l’altro non veniva neanche assegnata una tecnica spettacolare di calcio al viso da 3 punti. Dopo pranzo la finale vedeva di fronte 2 ragazze campane: la nostra Ester e l’atleta di Torre del Greco. I fantasmi dell’anno scorso, quando Ester a pochi secondi dalla fine aveva perso la finale contro una ragazza salernitana, sono riapparsi. La storia sembrava ripetersi, soprattutto per una finale di nuovo tutta campana. La tensione si percepiva anche dall’esterno e sul tappeto era ancora più tangibile: le gambe erano pesanti, il fiato corto e i 6 minuti lunghi da passare. Un anno per riprovarci, l’esame di cintura nera rimandato di 12 mesi per conquistare un titolo sfuggitole per un soffio contro una ragazza battuta appena una settimana prima. Ester mette a segno i primi 2 punti e cerca di gestire l’incontro. Ma la ragazza di Torre si rifà sotto e dopo diversi tentativi pareggia. La paura di fallire ancora si avverte, ma è solo un attimo: Ester si porta di nuovo in vantaggio e continua a combattere con molta intelligenza supplendo con una tattica accorta a tutto ciò che l’apprensione non le consentiva di fare. Il quarto punto veniva come un fulmine, ma il match non era ancora al sicuro. Vani i tentativi dell’avversaria di recuperare con calci alti che la nostra Ester abilmente schivava. La seconda ammonizione a 20 secondi dalla fine portava il vantaggio a un solo punto. Sono stati i 20 secondi più lunghi della sua vita, come ci ha raccontato lei stessa. E l’ammonizione (presa per una perdita di tempo) l’ha cercata per spezzare il ritmo all’avversaria: un’altra dimostrazione di grande intelligenza quando le gambe non rispondono. Il conto alla rovescia e alla fine la gioia. Campionessa italiana di combattimento nelle cinture rosse a 29 anni, in uno sport iniziato per gioco 5 anni fa. E dulcis in fundo, in virtù di questa vittoria, alla società Taekwondo Caserta la gioia della coppa come prima classificata nella categoria femminile. Grandi i festeggiamenti in palestra, dove tutti i compagni del centro sportivo Benefit Club l’hanno festeggiata con enorme entusiasmo. Ma i festeggiamenti sono durati solo una serata: già sono ripresi gli allenamenti poichè a breve ci saranno gli italiani di forme, intervallati da un interregionale. La nostra Ester vuole esserci anche lì e insieme a tutta la squadra del Maestro Fusco sicuramente sarà una delle protagoniste.