Sconfitta quella rimediata da Caserta contro Pesaro che ci poteva stare, soprattutto alla luce di quello che le due società hanno fatto nel corso della campagna acquisti. Tuttavia la Juve è andata vicina al successo ed a tratti si è mostrata capace di battere i biancorossi, ma le sono mancate quella lucidità, quella determinazione e quella sfrontatezza che in altre situazione l’hanno aiutata eccome. I marchigiani hanno vinto con merito, sfruttando anche la giornata storta di alcun importati giocatori di Sacripanti. Chi ha deluso più di tutti il pubblico del Palamaggiò è stato senza dubbio Rose che con i suoi 0 punti in 18 minuti ha saputo dare un contributo davvero minimo alla causa bianconera. Top scorer – ma questo era preventivabile – il solito Andre Collins, autore di 22 punti conditi dal consueto e ricco bottino di assist: 7. Non sono bastati per il successo neppure i 19 punti ed 11 rimbalzi di uno Smith comunque generoso. Dall’altro lato Pesaro ha trovato una migliore distribuzione offensiva con ben 4 uomini in doppia cifra, tra i quali un Jumaine Jones che ha infilato 12 punti preziosi in momenti decisivi della gara, provocando un grosso dispiacere ad una platea che a tratti ha mostrato la sua delusione per alcuni atteggiamenti di JJ, novello “core ingrato”. Sugli scudi per Dalmonte l’ottimo Richard Hickman (15 punti, 4 rimbalzi ed un pericolo costante portato alla difesa avversaria). Il successo marchigiano nasce soprattutto da una produzione al tiro dal campo decisamente più ampia rispetto a quella dei campani. Da tre i biancorosso hanno concluso col 41% (7/17), mentre Collins e soci si sono fermati al 26%. Dalla media distanza invece la Scavolini Siviglia ha sfornato un eccellente 60% (21/35), a dispetto del 42% (17/40) di una Pepsi dalle polveri parecchio bagnate. La Juve ha ceduto alla fine pur avendo vinto nettamente il duello sotto le plance: 45 i rimbalzi bianconeri a dispetto dei 33 avversari. Un dato quest’ultimo che incrementa il rammarico per una battuta d’arresto evitabile con una maggiore precisione al tiro e con meno frenesia negli attimi decisivi.
Pio Carfora