Domenica mattina il Gladiator ha superato al campo sportivo “P. Borsellino”, la locale formazione della Virtus Volla, con un risultato di 0-5. A segno per ben tre volte Rima, che sale così a quota quattro reti in campionato. Domenica al “Piccirillo” i nerazzurri ospiteranno il Napoli Sanità, reduce da pareggio interno contro il Carano. “Sabato abbiamo portato a casa un buon pareggio contro il Carano” – dichiara l’estremo difensore Luigi Martucci – “Sicuramente vedo il bicchiere mezzo pieno dato l’organico del Carano. Noi giocando tra le mura amiche ci aspettavamo qualcosa di più, dobbiamo salvarci ed è normale che è in casa soprattutto che dobbiamo fare più punti, quindi non abbiamo giocato sicuramente per il pareggio. Il nostro è un terreno di gioco difficile e qualunque squadra che non sia abituata a giocare in queste condizioni va in difficoltà, e noi oltre alle nostre capacità, cerchiamo anche di sfruttare questo vantaggio”. La Sanità in nove partite disputate ha subito solo sette reti, e l’estremo difensore sottolinea “Attualmente siamo la seconda miglior difesa del campionato, ma i meriti non vanno sicuramente soltanto a me, davanti ho una difesa giovanissima ma molto forte, formata da ragazzi che forse sono stati messi un po’ da parte dai club più blasonati in un modo troppo prematuro, e parlo dei vari Zamparelli, Palumbo, Ayari. Il Gladiator ha il miglior attacco ma non solo è una corazzata, sarà difficilissimo riuscire a contenerli”. Per Martucci la sfida di domenica è da considerarsi derby, visto i sei anni che ha vestito la cassa nerazzurra “Potrei dire che questa di domenica per me sia una partita come un’altra, ma non è affatto così. Torno al Piccirillo per la prima volta da avversario dopo aver vestito i colori neroazzurri per sei anni. Sarà un emozione indescrivibile, incancellabili per me, come l’esordio in assoluto in un Gladiator-Casertana, e una semifinale di Coppa Italia a Caserta, che i tifosi si ricorderanno sicuramente. Non mi aspetto grandi cose dalla piazza di Santa Maria in fondo sono stato solo una parentesi di un club che ha una storia gloriosa, ma anche solo un applauso mi farà sentire ancora a casa”.