Allenamento mattutino e poi partenza verso Varese. Questo il programma odierno della Juve che ormai ha iniziato il vero countdown verso la sfida del Pala Whirpool di Masnago per quella che è la ricerca della quarta gemma in fila. Una ricerca per la quale i ‘ricercatori bianconeri’ guidati da coach Sacripanti, potranno contare su di una pedina in meno. Tutte cancellate le residue possibilità di un recupero miracoloso e lampo di Weiynmi Rose, che quindi sicuramente resterà a guardare gli altri dalla panchina ed in borghese cosi come in precedenza avevano fatto Aaron Doornekamp e Kevin Fletcher, ma che dalla loro parte non avevano certo problemi ad una caviglia. Caviglia che verrà testata ancora una volta lunedì quando il giocatore newyorkese con origini jamaicane proverà a muovere i primi passi in vista della sfida pomeridiana (il march verrà anticipato per questioni televisive dovute alla rete La7 ndr) contro la Scavolini Pesaro. Ma per il momento il fulcro della concentrazione va posato tutto sull’uomo in meno nella sera lombarda. Tutto sull’idea di una Juve che deve di nuovo tirare fuori gli artigli più del dovuto cosi come ha fatto già in precedenza contro Treviso e Siena e sopperire le mancanze di roster. Tutti devono fare un passo avanti e rispondere presente cosi come ha avuto modo di affermare anche l’assistente in panchina di Sacripanti, Max Oldoini: «Con l’assenza di Rose all’interno delle nostre rotazioni, credo che la cosa più importante sia quella che tutti devono dare un qualcosa in più del proprio e normale contribuito. Con un uomo in meno, tutti giocheranno più di qualche minuto in più rispetto all’ultima partita con Casale Monferrato dove per la prima volta abbiamo giocato al gran completo. Ma minuti a parte – ha proseguito lo stesso Oldoini – credo che tutti debbano prendersi delle responsabilità in più sul campo ed avere quella fiducia personale a crearsi e prendersi un tiro in determinate situazioni. L’abbiamo già fatto in passato e quindi dovremo farlo anche questa volta contro Varese».
Con un esterno in meno la gestione delle rotazione e l’idea di tenere lontano Collins dalla cabina di regia, quanto ne può risentire?
«Non credo tantissimo. Non abbiamo un playmaker in meno, ma una guardia in meno. Certo Rose ci dava una mano in questioni di gestione della palla, ma abbiamo sempre Maresca o l’idea di far giocare Ciorciari e Collins nello stesso quintetto e quindi avere la medesima situazione tattica. O ancora se le cose dovessero andare male potremo anche cambiare la strategia a gara in corso. Pertanto possono essere tante le idee, ma quella di base resta che ognuno deve fare un extra sforzo si a livello fisico che a livello tecnico».
Quale la tua idea sulla Cimberio Varese?
«Una squadra che ha iniziato la stagione con tre vittorie, l’ultima su di un campo difficilissimo come quello di Roma, e quindi in grandi condizione non solo fisica ma anche mentale. Quello che impressiona di più in questo momento è la leggerezza con la quale stanno in campo e stanno tirando. Le percentuali sono altissime e viaggiano a circa 80 punti di media che non sono pochissimi. Quello che dovremo evitare principalmente e di innescarli in contropiede o con tiri da tre punti ad alta percentuale. Sarà una partita a scacchi da affrontare con tanta attenzione. Ad ogni mossa di Varese dovremo essere pronti a rispondere con una nostra immediatamente».
Da par suo la Juve cosa deve fare per provare a portare a casa la quarta gemma?
«Prima di tutto non dobbiamo scomporci se ci capita di incappare in un parziale negativo. Quello che dobbiamo fare è continuare a giocare come sappiamo. Poi evitare di far salire il ritmo del loro attacco e tenerli sotto gli 80 punti di media».
Prima hai parlato di leggerezza mentale di Varese. Il fatto di aver vinto tre partite, compresa l’impresa di Siena, non ve ne dà lo stesso a voi?
«Assolutamente. Siamo consapevoli di aver carattere e di potercela giocare fino in fino. I trascorsi ci danno la possibilità di avere dei punti di riferimento e la giusta leggerezza per affrontare questa sfida, ma dobbiamo restare compatti e giocare come abbiamo fatto fino ad ora».