«La nostra ricetta? Il gioco di squadra. In queste tre partite di campionato nessuno si è tirato indietro e tutti hanno dato il proprio contributo; dal primo all’ultimo senza mai risparmiare una goccia di sudore. Ma prima ancora c’è tutto il lavoro fatto dal coach e da tutto lo staff tecnico e medico. Non si vincono certe partite se tutto l’ambiente non è sulla stessa lunghezza d’onda e si lavora in maniera dura e compatta. Questa è la nostra ricetta».
Più chiaro di cosi si muore. Non poteva spiegare meglio, il momento della Juve, Andre Smith, che di questa partenza bianconera è uno degli artefici e principali protagonisti. Una partenza che ha messo Caserta, ma anche lo stesso giocatore del Minnesota, sulla bocca di tutti come la più grande sorpresa di questo primo scorcio di Lega A. Sei punti, tre vittorie e nessuna sconfitta. Un qualcosa che tutti avrebbero solo immaginato nei più belli dei sogni, specie se poi in mezzo a queste prime tre successi c’è il nome dei campioni d’Italia della Montepaschi Siena. Insomma la ricetta è stata data, ma in ognuna di essa c’è quel particolare in più, quello che in gergo viene chiamato l’ingrediente segreto e che abbiamo provato a chiedere allo stesso giocatore a stelle e strisce ex Karsyaka: «Non c’è un particolare segreto. L’unico è che dopo tre giornate abbiamo 6 punti e nessuna sconfitta. Il tutto grazie ad un qualcosa di molto semplice: stiamo giocando bene. Un momento buonissimo che speriamo possa durare il più a lungo possibile mettendoci ovviamente del nostro cosi come abbiamo dimostrato fino a questo momento. Non siamo una squadra che ha sempre lo stesso punto di forza da sfruttare inteso come ingrediente segreto e lo abbiamo dimostrato. Contro Treviso Rose è stato decisivo. A Siena Collins e Stipanovic hanno giocato benissimo cosi come Maresca o il mio terzo quarto, mentre contro Casale Fletcher ha chiuso la gara nel finale. Quindi di volta in volta possiamo avere un giocatore che può fare la differenza e che ci può portare al successo cosi come abbiamo fatto fino a questo momento».
Ripercorrendo la partita contro Casale Monferrato, si può dire che sono state due temppi differenti, sei d’accordo?
«Assolutamente si. Sono stati due tempi differenti. Nel primo abbiamo sbagliato pochissimo se non niente e siamo volati sul +20, nel secondo, invece, abbiamo abbassato un po’ la guardia e abbiamo permesso a casale di tornare in partita. L’importante però è che nel momento del bisogno nel momento di difficoltà abbiamo saputo reagire e trovare quella forza necessaria a mantenere il vantaggio e a portare a casa un’altra vittoria».
Questo avvio di grande livello può in un certo modo cambiare i piani di questa squadra?
«I piani, ovviamente, non possono essere cambiati dopo sole tre partite. Si siamo primi, ancora imbattuti, ma il percorso che dobbiamo affrontare è ancora lungo. Quindi ora ci godiamo questo momento, all’orizzonte c’è già un’altra partita importantissima e proviamo a non fare il passo più lungo della gamba».
Dal tuo punto di vista personale, però, dove può arrivare questa squadra?
«Nessuno lo può sapere. Siamo partiti in sordina e abbiamo conquistato tre vittorie. Non abbiamo aspettative di alto livello, quindi se riusciremo a continuare su questo passo e conquistare i playoff sarà una grande impresa, se ci salveremo con calma, ma mancando i playoff avremo raggiunto lo stesso i nostri obiettivi stagionali. Può essere tutto il contrario di tutto. Non ci precludiamo niente e continuano a giocare come stiamo facendo in questo periodo».