«Era solo questione di tempo. C’ho messo un po’ per carburare visto che non giocavo da tre settimane contando, appunto, che sono rimasto fuori a Siena. Nel quarto periodo, però, sono subito entrato in ritmo canestro dopo canestro, ho preso fiducia e tutto è andato bene. Però se devo essere sincero sapevo di poter giocare bene questa partita e alla fine cosi è stato». Ha commentato cosi la sua progressione in campo in termini di gioco, Kevin Fletcher, nell’immediato dopo partita di domenica. Con naturalezza. La stessa naturalezza con la quale nel quarto periodo ha letteralmente spazzato via qualsiasi tipo di speranze dei piemontesi accumulatesi dopo il mega break di 13-0 nella seconda parte di gara. Canestro dopo canestro. Esultanza dopo esultanza. Fallo dopo fallo (4 alla fine) l’ex Teramo è riuscito a mettere il proprio marchio in calce alla terza vittoria consecutiva dei bianconeri portandosi a casa, con gli interessi, la rivincita per essere stato costretto a restare in borghese per questioni burocratiche che non gli appartenevano, che costringevano Sacripanti ad una scelta doverosa, ma che ora appartengono al passato remoto di questa squadra.
Tre vittorie in altrettante uscite di campionato. Te lo saresti mai aspettato?
«Lo sapevamo, sapevamo di avere una buona squadra anche se non l’abbiamo mai detto. Forse non tutti si aspettavano questo tipo di squadra perché c’erano tanti giocatori nuovi, ma noi sapevamo che potevamo far bene. Siamo e sono contento, perché questi punti sono il frutto del lavoro che abbiamo fatto fino a questo momento».
E allora qual è il vero segreto di questa squadra?
«Sembra quasi ripetitivo, ma ora più che mai lo si può dire: siamo un gruppo, un gruppo vero. Ognuno fa qualcosa per qualcun altro sia in partita che in allenamento. Siamo affiatati ed affamati di dimostrare quanto valiamo singolarmente che come squadra. Abbiamo raggiunto un amalgama tale da combattere domenica dopo domenica, gli uni per gli altri per raggiungere il nostro obiettivo comune».
Quanto ha inciso l’euforia e la vittoria con Siena per questa vittoria?
«Tantissimo specie per la fiducia che ti infonde battere una squadra come quella di Siena. Se poi al fianco di quella vittoria ci mettiamo anche quella d’esordio e quella di questa sera il tutto ha un valore ancora più importante. Partire col piede giusto essere imbattuti ti da quel tocco di fiducia e consapevolezza nei tuoi mezzi importante e fondamentale per il resto della stagione».
Sei punti di vantaggio, un pesante +15 nel primo atto degli scontri diretti. Quanto pesano questi due punti contro Casale nella corsa alla conquista dell’obiettivo stagionale?
«Questa era la nostra partita. Vincere contro una diretta avversaria è per noi importantissimo. In più abbiamo realizzato che siamo una squadra migliore di quella che tutti pensavano e quindi, come dicevo in precedenza, questo ci da tanta fiducia per il futuro».
Due punti importanti, ma peccato per l’infortunio di Rose.
«E’ un peccato, stava giocando bene, stava prendendo fiducia e poi si è dovuto fermare. Ma credo che non sia niente di grave e che quindi domenica potrà essere in campo con noi a Varese».
Ed ora, dopo tre vittorie consecutive che Juve ti aspetti la prossima settimana, nella trasferta di Masnago per affrontare Varese?
«La stessa Juve. Dovremo scendere in campo preparati e concentrati cosi come abbiamo fatto questa sera. Varese è una buona squadra è anch’essa a 6 punti e quindi quella che ci aspetta è una vera battaglia e dovremo essere pronti».