Ventotto anni dopo aver conquistato la medaglia di bronzo nel pugilato alle Olimpiadi di Los Angeles nel 1984, Angelo Musone ha coronato il sogno di essere insignito di una onorificenza al merito della Repubblica Italiana che, se all’epoca della conquista del terzo posto nella categoria dei pesi massimi, fosse stata prevista dal Capo dello Stato, gli sarebbe stata attribuita automaticamente. Solo dai Giochi successivi, difatti, ai medagliati olimpici dal cerimoniale del Quirinale fu stabilita la contestuale consegna del prestigioso riconoscimento. Qualche anno fa il presidente del Comitato Provinciale Coni di Caserta Michele De Simone, preso atto della particolare circostanza in cui si era verificato l’episodio e dell’aspettativa, sempre coltivata da Angelo Musone di ricevere le insegne al merito della Repubblica Italiana, formulò una apposita istanza al Prefetto di Caserta Ezio Monaco, che ha portato innanzi la pratica nei canali istituzionali, evidenziando non solo il passato di grande campione ma anche l’impegno di lavoro e di servizio sociale svolto nel tempo. In occasione della consegna dell’onorificenza in Prefettura, il rappresentante del Governo ha ricordato le benemerenze di sportivo e di cittadino di Angelo Musone, alla fine festeggiato dal presidente del Coni Michele De Simone e da tutti i presenti. Musone, che è nato a Marcianise, terra di campioni del pugilato, il 19 settembre 1963, alle Olimpiadi di Los Angeles fu battuto in semifinale dallo statunitense Henry Tillman nel corso di un incontro per la categoria pesi massimi il cui verdetto fu contestato non solo dal team azzurro ma dallo stesso pubblico di casa che, molto sportivamente, fischiò la decisione “casalinga” dei giudici. Nella sua carriera Musone ha chiuso con 19 incontri disputati di cui 18 vinti (dodici per ko) ed uno solo perso, appunto quello con Tillman. Attualmente Musone svolge ruoli di grandissimo rilievo a livello federale sia ai vertici della Federazione Pugilistica Italiana che come componente della Commissione Mondiale Atleti dell’Aiba, la federazione mondiale del pugilato. Un riconoscimento beneaugurante anche per le prossime Olimpiadi di Londra 2012, dove ben quattro pugili casertani si sono qualificati per il torneo finale dei Giochi, dei quali ben tre sono di Marcianise, compaesani di Musone, benemerito cittadino di quella che può essere definita la capitale italiana e mondiale del pugilato dilettantistico.