«Non è sicuramente facile giocare così spesso perché c’è poco tempo tra una partita e l’altra per recuperare le energie, sia fisiche che nervose, specie dopo una trasferta lunga come quella di Kazan, che ci ha “costretto” a perdere molte ore in viaggio. Siamo abituati però a giocare a questo ritmo, ed è per questo che sono molto importanti i miglioramenti al nostro gioco che riusciamo ad apportare anche in partita, visto che non c’è molto tempo per allenarci. E poi ci aiuta anche il fatto di non avere dei leader unici, ma tanti giocatori che possono essere di volta in volta “stelle per una notte”». Esordisce cosi Marco Carraretto alla sua prima parte di analisi ed avvicinamento alla sfida che vedrà questa sera la Montepaschi ricevere i bianconeri di coach Sacripanti dopo l’impegno a Kazan.
Tornando in ‘casa nostra’ che idea ti sei fatto di questo campionato anche se siamo solo alla seconda giornata?
«E’ presto per dare un giudizio. Sicuramente ci sono squadre forti e che sulla carta possono fare ottime cose. Noi però dobbiamo pensare prima di tutto a noi stessi, a lavorare e migliorare».
Due soli innesti dopo l’estate. Cosa hanno apportato a questa squadra?
«Di sicuro hanno portato tanto entusiasmo e voglia di vincere. Andersen è un giocatore di grande esperienza, che ha vinto tanto e che dunque potrà darci un grandissimo contributo. Lo stesso si può dire di Summers, che viene dalla Nba. Ed il fatto che abbia scelto Siena è la dimostrazione di come la nostra squadra abbia grande considerazione».
Dopo due successi c’è Caserta riposata e vittoriosa all’esordio contro Treviso. Che squadra ti aspetti?
«E’ una squadra molto cambiata rispetto a quella della passata stagione. Credo però che abbiano un grande potenziale, ben allenato, che gioca in maniera veloce ed aggressiva. Non dimentichiamoci che l’anno scorso con Caserta in casa abbiamo vinto ma è stata una partita difficile, a Caserta invece ci hanno battuto. Sappiamo che vincere in casa ci consente di essere sereni e poi i colpi in trasferta sono quelli che possono farci fare salti in avanti in classifica quindi affronteremo la gara al 100%, e saremo pronti per fare una grande partita davanti al nostro pubblico».
Quale sarà la chiave del match?
«Penso che la chiave possa essere la nostra difesa. Se ricuciremo a mettere grande intensità, a contrastare i lori tiri, i loro passaggi, ed a mettere pressione non concedendo canestri facili, avremo molte più possibilità di vincere la partita».
E quale il giocatore bianconero da tenere a distanza dal canestro?
«E’ difficile indicarne soltanto uno, ma se proprio devo fare un nome direi Collins. E’ un giocatore che conosciamo bene perché ha giocato tanti anni nel nostro campionato. Un grande tiratore da tre punti, ma anche un playmaker che fa far girare bene la squadra. Ma non credo che si tratti di dover limitare un solo giocatore, dovremo fare un buon lavoro su tutta la squadra».