Finalmente dopo tanto contrattare, dopo tanti incontri per provare a mettere al fianco della Pepsi quel tanto agognato secondo sponsor, oggi arriva l´ufficialità dell´aggiunta di Galeo Energy alla famiglia bianconera. Un´ufficializzazione (la conferenza stampa presso gli uffici proprio del nuovo partner commerciale della Juve, avverrà questa mattina alle ore 12 ndr) che sa tanto di una grandissima boccata d´aria per la formazione di Pezza delle Noci che quindi può dormire qualche sonno tranquillo in più rispetto al passato, dal punto di vista societario, prima di rimettersi in marcia in quel cammino che porta il nome di `consorzio´ e che dovrebbe essere la speranza della Juve del futuro. Una speranza che però non convince tanto Salvatore D´Angelo, specialmente visto quello che è arrivato alle casse della Juve attraverso quello che, come si diceva in precedenza, dovrebbe essere il canale preferenziale dalla prossima stagione in poi.
«L´unica cosa che si può comprendere è che il momento è difficile per tutti e questa è una cosa innegabile, ma è difficile ovunque – ha commentato il dirigente della Juve -. La verità è che fino a questo momento l´idea del consorzio della Juve non ha certo avuto quella spinta, quella verve, ma soprattutto quel ruolo fondamentale all´interno della società come per esempio è accaduto in città come Montegranaro o comunque Varese. Questo deve far pensare non solo sul presente di questa società, ma anche sul futuro. Anche perché alla presenza dei solo sette consorziati, sono arrivati solo 1000 abbonamenti e `soli´ 8000 euro raccolti dall´Associazione
dei tifosi. Ripeto è ovvio che il momento storico è difficile, ma di sicuro ci si aspettava di più anche da parte di operatori commerciali che potevano essere al fianco di questa realtà che rappresenta un´eccellenza di questo territorio. Si poteva fare appello prima di tutto a quegli operatori che lavorano su questo territorio o che sono originari di questo territorio, ma che hanno preferito o non investire in questo progetto o investire in altro, e questo è un segno emblematico».
A questo punto la domanda diventa una: è tutta colpa della crisi economica oppure non c´è più tutta quella fila alle spalle della Juve che ha perso di interesse da questo punto di vista?
«Ripeto la questione della crisi è un dato oggettivo e che nessuno può mettere in discussione, ma non credo che ci sia solo a Caserta. Molto probabilmente la Juve intesa come eccellenza della pallacanestro di questo territorio non interessa più tanto come prima. Anche perché i numeri che offriamo come abbonati, per esempio, non sono quelli di Sassari o di altre realtà in cui sono stati costretti a riaprire i termini. Quindi magari c´è poco interesse per gli operatori economici anche da questo punto di vista, nonostante il grande ed estenuante lavoro che sta facendo e che ha fatto fino a questo momento l´ufficio Marketing e quindi il nostro responsabile».
Però domenica scorsa c´erano quasi 4000 persone, il che vuol dire che a prescindere dagli abbonamenti un movimento c´è…
«Vedere tutte quelle persone, infatti, è stato un grande segno. Ora però la speranza è che ci siano tute queste persone tutte le domeniche sia per la questione economica che per quella sportiva. Questa squadra e società non può far affidamento solo sull´Inferno bianconero o i 1000 abbonati, ha bisogno di tutti e sotto tutti i punti di vista».
E poi quello che si è visto in campo non è poi tutto da buttare, anzi…
«Una squadra costruita con un budget ridottissimo e che ha dimostrato contro Treviso tutte le sue qualità. Una squadra combattiva, che non molla mai e che ha saputo conquistare subito l´apporto del pubblico. Dei veri guerrieri che ora saranno alle prese contro Siena, ma che tra due domeniche saranno impegnati in un faccia a faccia importantissima per la salvezza contro Casale Monferrato dove riavere ancora una volta i quasi 4000 dell´esordio sarà fondamentale quanto ripetere una partita come quella con Treviso per tutti i 40’».
Tornando all´aspetto economico e concludendo, quindi, lei prevede un futuro non facile?
«Abbastanza difficile. Di sicuro Gervasio da solo non può sostenere tutto il peso e quindi ha bisogno di una mano ed anche consistente. L´arrivo di Galeo Energy come secondo sponsor, infatti, è un segnale molto importante. E´ un sospiro di sollievo importantissimo per la Juve».