La settima puntata del viaggio di ‘Colore e Calore’ la viviamo in casa. Nel Palamaggiò che, da 26 anni, è la mia seconda dimora e, come per me, anche per migliaia di casertani. In preseason erano montati i dubbi e le perplessità. I dati della campagna abbonamenti avevano fatto suonare il campanello d’allarme su un disamore generale, forse anche lo scetticismo, nei riguardi della squadra. Ed, invece, ecco che la folla ha fatto cambiare il vento: erano 3752 spettatori (incasso di poco superiore ai 24mila euro) al fianco dei bianconeri. E’ vero che, a Caserta, siamo abituati a ben altre cifre, ma è stato un sollievo constatare che, alla fine, Caserta ha risposto e non ha lasciato sola la banda di Sacripanti. Tantissimi bambini hanno colorato il palazzetto dei ‘100 giorni’. Tantissimi tifosi, alla fine, non ce l’hanno fatta a restare a casa, hanno preso la macchina ed hanno acquistato il biglietto (anche se c’è da capire perchè sia stato pagato 1 euro di prevendita anche al botteghino di Pezza delle Noci).
E poi lì, stipati nel loro spazio, ecco i diavoli. Lo scorso anno abbiamo assistito ad ampi e preoccupanti vuoti nella curva Ancilotto. Sul finire della scorsa stagione, ammirare quella magica curva faceva venire tristezza per quei vuoi che la circondavano. Abbiamo pensato che, anche la, la musica stava cambiando. Ed, invece, è tornato il ruggito. Il ruggito di ragazzi che si sobbarcheranno tutte le trasferte possibili (sempre se il CASMS non li bloccherà) pur di stare al fianco della squadra amata. I diavoli ci sono, si vedono, si sentono. Durante il riscaldamento è iniziata la loro partita; il primo striscione è stato dedicato al compianto Giovanni Maggiò: “Alla storia ci hai consegnato, con affetto vai ricordato. Ciao Cavaliere”. Applausi quando lo speaker Mercogliano ha ricordato a tutti lo scudetto vinto dal Des, per la terza volta di fila, nel softball. Curva scatenata, finalmente, ed ecco alzarsi il nuovo striscione: “Forza Caserta lotta con il cuore, i diavoli sono pronti, ti sosteranno con ardore”. Sinceramente un gran bel vedere in una polveriera che scalda il cuore e ti porta oltre ogni limite tecnico, tattico e fisico. Un incitamento costante e continuo per tutti i 40′ supportati, finalmente, anche dal resto del palazzetto che, vocalmente e ritmicamente con le mani, non ha smesso un secondo di seguire la curva. Un palazzetto tornato baluardo invalicabile di amore, passione e speranza. E’ la stagione di ‘lacrime e sangue’ come ho più volte detto. Chi pensa di venire al Palamaggiò a fare una passerella, oppure non entra con la voglia di dare una marcia in più a questi ragazzi, farebbe bene a restare a casa. Mai come quest’anno c’è bisogno dell’incitamento di tutti per tenere vivo il sogno bianconero. E, poi, come si fa a non volere bene a questi ragazzi? Il veterano Righetti che si butta sul parquet per sporcare un pallone, i muscoli ed il cuore immenso di Stipanovic (già idolo incontrastato della tifoseria), Collins e Fletcher che non perdono occasione per chiedere l’urlo del pubblico. E’ una Juve guerriera, forse il roster che veramente si addice a questa piazza. E’ solo il primo capitolo di questo viaggio: i voti sono alti per tutti. I diavoli hanno ripreso la loro marcia. Non si fermeranno mai anche in ricordo dei cinque ragazzi diffidati per i fatti di Brindisi. A loro è dedicata la nuova ‘pezza’ in curva Ancilotto: “Non si vedono ma ci sono”. Anche per loro bisogna alzare la voce, cantare, urlare, non smettere mai di incitare. Il sogno bianconero è ripartito. Caserta ha ripreso a far battere il suo cuore.