La ruota gira. E’ proprio vero. Tre anni fa il Volturno salutava la Serie A1 che l’aveva visto sempre protagonista dal 1985, da quando nacque la pallanuoto femminile in Italia. Sette scudetti nei primi sette campionati e una caterva di atlete prestate alla nazionale prima e vendute alle altre squadre, poi, per equilibrare il campionato. Poi arrivò l’Orizzonte e non se n’è più andato 19 scudetti e soltanto uno lasciato alla Fiorentina. La ruota gira, perchè dopo la retrocessione in A1 (la seconda dopo essere stato ripescato l’anno prima: fatali i play-out contro la McDonald’s Firenze) il team sammaritano conobbe anche l’onta della retrocessione in Serie B, un inferno. Difficile togliersi dalla mente gara 2 dei play-out contro la Cosernuoto e le espressioni a fine match. Sembrava un incubo dal quale era difficile svegliarsi, ma un primo strattone alla ‘bella addormentata’ lo diede Daria Starace, accettando la proposta di coach Napolitano e di patron Tatavitto (che aveva promesso di far tornare grande il Volturno già alla sirena che sanciva la retrocessione in B). Dopo tanto peregrinare la campionessa ‘made in Volturno’ tornò alla casa base e fece scalpore, perchè da papabile per le Olimpiadi la Starace scese di 2 categorie. Il progetto sarebbe ripartito da lei. Il Volturno dominò il campionato di Serie B, cominciando a ricreare una mentalità vincente in vista della A2. Idem l’anno scorso nella cadetteria. Con l’arrivo di Valkai, Giuliani e Ciampichetti. Attacco imprevedibile e 17 vittorie su 18 gare (una sola sconfitta) e doppia vittoria sul Tolentino in finale play-off. Fate largo, perchè la ruota ne ha fatta di strada e ha riportato la compagine gialloverde lì dove meritava di essere: in Serie A1. Il Volturno nel frattempo è diventato l’unico team in Italia ad aver vinto scudetto, scudetto juniores, Serie A2 e Serie B: materiale per il programma Sfide… una gran bella storia. Con tanti protagonisti/e del declino e della risalita. Bisogna dare atto alla società di aver avuto la capacità di reagire ad un periodo buio e nefasto per il waterpolo all’ombra dell’Anfiteatro Campano, bisogna dare atto a Salvatore Napolitano di aver voluto ripartire dallo stesso gruppo (con qualche innesto anno dopo anno) che era sceso agli inferi, ma che tra le fiamme è riuscito a domare la sfortuna ed una mentalità perdente per trasformarla in qualcosa di estremamente positivo. Una favola quella del Volturno che quest’oggi alle ore 15 si arricchirà di un nuovo capitolo e cioè l’esordio in Serie A1 da ‘matricola’, e messo da parte il blasone, scenderà in vasca a Padova contro il Plebiscito (rivale storica). Che storia! La ruota nel girare ha lasciato dietro di sè i tanti NO GRAZIE alle proposte gialloverdi a numerose atlete per far parte di quel progetto che è tuttora in piedi. Quei ‘no grazie’ tramutatisi in ‘Posso venire a giocare da voi quest’anno’, con i rapporti di forza mutati del tutto. Il tifo gialloverde e la città di Santa Maria Capua Vetere non può che ringraziare questa società che sta facendo grandi sacrifici e queste atlete fantastiche, dalla B si sono autonominate ‘SPARTANE’, dato lo spirito guerriero ritrovato. Bisogna ringraziare chi c’era e chi c’è ancora a cominciare da capitan Masciandaro, per poi passare a Ventriglia, Stellato, De Simone, quel gioiellino della Pellegrino che ha riportato una ‘Ondina’ (così si chiamavano qualche anno fa le gialloverdi) in una nazionale (U17), poi le giovani De Cicco e Di Monaco. A chi c’è stata e per vari motivi ha dovuto lasciare come le sorelle Capoluongo, Rinaldi, Maiello, Capuano, L’australiana Lissa, Russo, Del Mese fino ad arrivare alla Gaudiano che quest’anno non farà parte del gruppo per impegni di lavoro. Un grazie a chi è tornata come Starace e Bozse Valkai (e che ritorni!), ma anche a chi ha sposato questo progetto come Ciampichetti e Giuliani prima e Ciccariello, Anastasio e la francese Guillet (la prima transalpina a giocare in Italia) poi. Per l’impegno che ci hanno messo e per quello che ci metteranno. Last but not least Tatavitto e Napolitano, premiata ditta e collaudata coppia al timone della barca gialloverde. Comunque vada domani col Padova sarà un successo perchè è da coraggiosi rialzarsi dopo essere stati messi al tappeto (anche da vicissitudini esterne ed indipendenti dal volere societario). L’apnea è finita, care Spartane, tornate a respirare nella massima categoria. Anche se sarà dura e suderete tantissimo, anche se i risultati non arriveranno da subito, ricordate ciò che avete subito e come avete reagito. Da parte degli addetti ai lavori, dei tifosi e dei lettori un grandissimo IN BOCCA AL LUPO. Semplicemente perchè lo meritate e il meglio deve ancora venire. FORZA VOLTURNO che la ruota ha girato.