«Una cosa incredibile. Da quando sono arrivato a Caserta, ormai, ho imparato a capire quanto siano grandi i tifosi della Juve e quanta passione c’è attorno a questa squadra e questi colori. Un qualcosa che si nota anche quando sei avversario, ma che alla fine è tutto ingigantito quando sei parte di questa squadra. Quella di mercoledì sera è l’ennesima dimostrazione dio affetto e di vicinanza che i nostri tifosi ci offrono, mostrandosi eccitati ed entusiasti di vederci in campo per il campionato, cosa che di riflesso entusiasma anche noi giocatori».
Questo il commento di Andre Collins dopo l’evento di mercoledì sera che ha visto la Juve presentarsi, in tutti i sensi, sul palcoscenico del Teatro Comunale di Caserta nell’ennesimo tentativo da parte della società di promuovere questa Juve ed avvicinarla sempre più alla città ed ai tifosi che ne rappresentano una parte importante. E Caserta la sua risposta la sta dando. In tanti sono accorsi a Piazza Dante dove è nata la Juve e da dove è partita la ‘spedizione’ di mercoledì sera verso il teatro con i giocatori che hanno camminato per tutto il tragitto in mezzo e con i tifosi che hanno avuto, quindi, ancora una volta il modo e l’occasione di fare foto, avere autografi e quant’altro. Ma una volta messa da parte la questione legata all’evento ‘mondano’ per Andre Collins è stato anche tempo di parlare di basket, quello giocato e quindi di analizzare i passi fatti della Juve alla vigilia di quella che è considerata la ‘prova generale’ per il prossimo campionato: il Città di Caserta.
«Nonostante al momento abbiamo giocato cinque partite e ben due tornei con diversi tipi di avversari in campo – ha continuato il folletto natio di Crisfield – è ancora presto per dare un giudizio completo o comunque definitivo su questa squadra. Al momento posso solo dire che le cinque partite che abbiamo giocato fino a questo momento hanno confermato che siamo una squadra di combattenti, che lavoriamo duro e con impegno ogni giorno in palestra e che non cediamo mai di un millimetro una volta che si è alzata la palla a due. Questi primi test ci sono serviti per giocare assieme, conoscerci visto che tutto è nuovo per tutti e quindi siamo in piena ricerca di quell’equilibrio stabile che sono sicuro poi ci permetterà di stupire tanta gente».
E proprio nel torneo di Montegranaro lo scorso fine settimana sei stato oggetto di un qualcosa che è raro vedere: sei stato espulso. Cosa è successo?
«Non raro, non mi è mai successo prima. Quella contro Montegranaro è la prima espulsione da una partita di basket della mia carriera. Cosa è successo? Beh una reazione dopo che Ruini mi aveva colpito e giocato sporco mentre tiravo in sospensione».
Il prossimo capitolo si chiama Città di Caserta. Cosa ti aspetti?
«Un impegno importantissimo per noi. Finalmente giochiamo per due giorni davanti ai nostri tifosi. Due giorni in cui proveremo a dimostrare a tutti i fans della Juve che squadra siamo, il nostro spirito e che tipo di giocatori siamo e che siamo pronti a combattere senza mai risparmiarci in vista del campionato. Insomma quello che abbiamo fatto fino ad ora nei vari tornei, ma all’interno delle mura del Palamaggiò».
Sei d’accordo con chi dice che Caserta sembra essere una squadra rivolta non solo alla salvezza, ma anche a qualcosa in più?
«Per carattere e come giocatore non inizio mai una stagione pensando di raggiungere l’obiettivo minimo possibile. Sono sempre sceso in campo dalla prima giornata per vincere. E’ logico che il nostro obiettivo sarà quello della salvezza, ma di certo questo non ci fermerà dal provare a vincere tutte le partite per ottenere il massimo risultato e poi alla fine tireremo le somme».
E allora quali le tue aspettative alzando la testa e guardando al futuro?
«Non posso promettere di vincere tutte le partite, sarebbe assurdo, ma posso promettere senza problemi sia per quanto mi riguarda che a nome dei miei compagni che non molleremo mai di un centimetro per tutta la stagione».
Domenico Pezzella