Dopo la vittoria nello scrimmage contro Sant’Antimo, la Juve di Sacripanti esce con una vittoria dalla sfida contro l’Enel Brindisi nella seconda semifinale del Memorial Ventura. E’ stata una partita avvincente e tirata, non bellissima, ma molto intensa tanto che si è ricorso all’overtime per trovare un vincitore. Da sottolineare come la rimonta del quarto periodo sia arrivata senza Smith e col doppio playmaker in campo. Lo stesso Smith decisivo nell’overtime. Migliore in campo decisamente Fletcher ma buone cose sono arrivate anche da Stipanovic. Domani, con inizio alle ore 20,30, i bianconeri affronteranno la Sidigas Avellino.
PRIMO QUARTO
Gioca Brindisi in casa, sorretta da oltre 300 tifosi al seguito (presenti anche una ventina di bianconeri). Tantissimi applausi per il grande ex Giuliano Maresca. Sacripanti parte con Collins, Rose, Righetti, Smith e Stipanovic mentre Piero Bucchi risponde con Hunter, Renfroe, Ndoja, Callahan e Borovnjak. Partenza buona dei brindisini che si poggia molto sugli esterni mentre la Juve preferisce dare maggiori palloni a Smith e Stipanovic (ottima stoppata su Callahan). Il primo vantaggio bianconero arriva sul 5:6 col quarto punto di Smith al 3′. La prima di Callahan e la schiacciata solitaria di Ndoja permettono il controsorpasso brindisino (12:8 al 5′). Smith è indemoniato, realizza 10 punti in 7′ per il pari bianconero a quota 12. Collins si accende, Maresca vola in contropiede e la Pepsi torna in vantaggio di 4 (anche se Smith ha due falli a carico). La difesa bianconera ha fatto il resto ed ecco spiegato il 12:16 bianconero al primo stop.
SECONDO QUARTO
Parte Ciorciari in regia ma è Fletcher a segnare, con quattro punti consecutivi, l’allungo sul 14:20 al 12′. La Juve scappa via: ancora Fletcher ed una meraviglia di Rose griffano la fuga bianconera (che fa leva su una difesa veramente cattiva) sul 14:24 al 13′. Renfroe ed Hunter faticano a carburare, la difesa della Pepsi è un bunker e va a segno anche il baby Cefarelli. Bene, molto bene. Sacripanti prova la soluzione con Ciorciari da play e Collins da guardia ma è sempre la difesa a fare la differenza inducendo Brindisi a diverse infrazioni di passi ed a realizzare la miseria di 5 punti in 5′. Il massimo vantaggio casertano è sul +11 (ancora Fletcher). Sembra tutto facile ma, di colpo, si spegna l’interruttore e Caserta scompare dal campo: 11 punti di Ndoja fanno volare Brindisi (35:28 e 18:0 di parziale in 5′) con Sacripanti che è costretto a giocarsi due timeout in neanche un minuto. Incredibile ma vero, la Juve si sblocca a 14″ dalla sirena con un libero di Rose ed un canestro di Collins dopo aver sbagliato tantissimo, sia al tiro che in impostazione. Alla pausa lunga è 35:31 per l’Enel.
TERZO QUARTO
La ripresa si apre con un pregevole alley oop sull’asse Collins-Stipanovic ma una magia di Hunter stampa il punteggio sul 39:33 al 23′. Si scivola una continuazione al Pala Ventura mentre Rose dimostra di non essere un cecchino sbagliando due triple, da solo, nell’angolo (con tanto di airball). Visto che da fuori non ci si prende mai, giustamente Collins regala assist ai lunghi ed ecco il pareggio a quota 39 con Fletcher (un incubo per i brindisini dallo scorso anno) al 26′. Si accende il duello tra Smith e Callahan che si scambiano colpi e… canestri mentre, finalmente, la Pepsi aveva trovato la via del canestro pesante con Righetti (48:44 al 28′). La Juve spreca una marea di extrapossessi e viene punita dall’incandescente Ndoja che spara un’altra bomba regalando il +7 (53:46) pugliese all’ultimo ‘stop and go’.
QUARTO PERIODO
Ciorciari torna in regia (in precedenza era piaciuto poco) ma comincia a far correre la squadra che, comunque, sbaglia sempre tanto al tiro. La Juve torna a difendere con maggiore cattiveria mentre prima Collins, da 3, e poi Maresca, con un gioco da 3 punti, rilanciano le speranze bianconere (55:54 al 35′). Quattro punti di Hunter sono una boccata d’ossigeno per un’Enel che comincia ad accusare la fatica. Ma Caserta non vuole morire: acrobazia e scorribanda tremenda di Rose, triplone di Fletcher per il nuovo vantaggio bianconero (61:63 al 37′). Chi, sicuro, la vuole vincere è il popolo brindisino che alza i decibel ma viene zittito, ancora, da un Fletcher chirurgico in vernice. L’ex teramano è invasato: rimbalzo offensivo con canestro per il 64:66 al 39′. Ndoja non ci sta ed insacca la tripla del sorpasso (67:66). A 42″ dalla sirena Collins va in lunetta e fa 1/2 (67:67). La Juve buca completamente una rotazione difensiva e si becca la bomba di Maestrello. A 18″ dalla sirena, Collins va ancora in lunetta e fa 2/2 (70:69). Bucchi va col timeout, il fallo sistematico finisce col mandare Maestrello ai liberi: 1/2 e 71:69 con 16″ da giocare. Ultimo tiro per la Juve, Rose si butta dentro e sbaglia, sulla sirena arriva il tap in di Fletcher (71:71). E’ overtime.
OVERTIME
Si riparte e Fletcher esce per cinque falli. Una brutta tegola dopo appena 7″. Il pareggio resta e continua imperrito con le squadre che giocano con le ultime energie rimaste nel serbatoio. Nel momento del bisogno la Juve si affida ancora a Collins; missile dell’ex Ferrara e due liberi di Smith segnano il 76:80 al 44′. Simoncelli perde una palla sanguinosa, Smith la chiude definitivamente con due schiacciatone in contropiede solitario. La Juve va in finale.
ENEL BRINDISI – PEPSI JUVECASERTA 80-86
ENEL BRINDISI: Maestrello 6, Poletti, Formenti 1, Hunter 15, Simoncelli, Renfroe 3, Ndoja 26, Borovnjak 10, Callahan 18, Zerini, Vorzillo ne, Foiera ne. All. Bucchi.
PEPSI JUVECASERTA: Smith 18, Cefarelli 2, Fletcher 16, Ciorciari 2, Collins 13, Stipanovic 12, Rose 13, Righetti 3, Maresca 7, Orabona ne. All. Sacripanti.
Arbitri: Sabetta, Weidmann, Caiazza.
Parziali: 12-16, 35-31, 53-46, 71-71