Farà caldo, anche troppo, al Palasport di Lecce dove, da oggi, i bianconeri sono attesi dal primo torneo della preseason. Il torneo che fa da ideale seguito alla proficua amichevole casalinga contro Sant’Antimo. Di questi tempi è sempre giusto ribadire che il risultato del campo non conta niente e che azzardare giudizi, sia positivamente che negativamente, è fuori luogo. E’ pur vero che si possono, anzi devono, tirare delle conclusioni partita dopo partita ma avendo sempre chiaro in mente che il campionato inizierà il 9 ottobre e, solo in quel momento, si potranno giudicare, veramente, gli atleti bianconeri. Il giudizio dopo lo scrimmage contro i santantimesi, volenterosi ma veramente poca cosa, è certamente positivo ma fine a se stesso. Era il primo passo di un percorso lungo e faticoso che porterà all’opening game contro Treviso. Oggi, però, si torna in campo e la speranza resta quella di vedere ulteriori passi avanti nella fluidità del gioco; per il resto ci sarà tempo.
Ad aprire le danze saranno l’ambiziosa Sigma Barcellona Pozzo di Gotto (quest’anno parte dichiaratamente per vincere la LegaDue) e la Sidigas Avellino che, nelle ultime ore, ha fatto chiarezza sulla ridda di voci che la volevano in gravissime difficoltà economiche. Tutto rientrato in Irpinia ed, allora, è l’occasione anche per spiare i lupacchiotti di Vitucci (lo scorso anno autori di una favola meravigliosa). In campo tanti ex bianconeri, da Phil Martin a Valerio Spinelli.
Subito dopo sarà la volta di Caserta e Brindisi che si ritrovano avversarie dopo i fattacci dello scorso anno che hanno rovinato quella che doveva essere una festa. Le brutte scene vissute al Pentassuglia sono un lontano, ma spiacevole, ricordo. Lontano come il divieto di trasferta che privò i sostenitori pugliesi di essere al fianco dell’Enel nella gara del Palamaggiò. Oggi ci saranno sia casertani che brindisini sugli spalti del palazzetto leccese: che vinca il buon senso, la civiltà e la passione di due piazze storiche e calorose del Meridione dei canestri. Sarebbe bello, ma forse chiediamo troppo, vedere le due fazioni scambiarsi un abbraccio distensivo. Forse è troppo, ma queste due città meritano di essere protagoniste. Meritano di duellare senza episodi che, con il meraviglioso gioco del basket, non hanno nulla a che vedere.