L’Italia di Nick Mallett dura solo un tempo contro la temutissima Australia che chiude sul 32-6 e con un secondo tempo magistrale. Ad Auckland i neozelandesi tifano Italia e spingono gli azzurri nelle battute iniziali che con un tempo non certo dei migliori riesce a contenere l’Australia. I wallabies falliscono con Cooper un piazzato e poco dopo Masi si divora una meta. Gli australiani vanno avanti 6-0 grazie ad altre due punizioni e se la mischia azzurra non va oltre il proprio dovere, neanche i nostri avversari appaiono facilitati dalla pioggia. Bergamasco prima fallisce (di brutto) una punizione e poi ne infila due riscattandosi alla grande. La touche funziona e i trequarti pure. Le aspettative per la ripresa sono alte, ma l’Australia torna in campo motivatissima. Orquera si sacrifica molto e Masi è il migliore tra gli azzurri, ma non c’è niente da fare e i gialloverdi segnano tre mete in poco più di 20 minuti con Alexander, Ashley-Cooper ed O’Connor, entrato poco prima (25-6 Australia). Ioane, servito da Cooper (secondi 40 minuti da brividi) segna la quarta meta (quella del bonus) per i canguri. Maul azzurra che spinge capitan Parisse, all’80esimo caps, ma ad un niente dalla meta l’ovale viscido gli sfugge dalle mani. Finisce così, 32-6, nonostante gli spostamenti ed i cambi di Mallett. Non era questa la partita da vincere ed ora ci aspetta la Russia il 20, con Perugini e Geldenhyus probabilmente recuperati.