Il Carano si prende i 3 punti a Santa Maria battendo i nerazzurri allo scadere 2-1, con un colpo di testa su corner del ‘piccoletto’ Gelotto, un altro ex di turno. L’attesa era tanta per vedere all’opera il nuovo Gladiator targato Luce-Simonetti e tanti, tantissimi sono gli spettatori sugli spalti per il derby di Terra di Lavoro con la Virtus Carano, neo promossa in Eccellenza e che tra le proprie fila annovera un certo Gaetano Romano. Il ‘Cigno di Arzano’ fa incetta di applausi dal nostalgico e romantico pubblico di fede sammaritana e riceve anche una targa ricordo da parte dei tifosi. Ricordo che non è risparmiato a Tommaso Spina, ex dirigente nerazzurro, scomparso in settimana. Alla sua memoria un minuto di raccoglimento. L’atmosfera, calda in tutti i sensi (35°), condiziona il match che non decollerà mai e offrirà tanti errori e poco spettacolo. Il Carano si rende pericoloso subito con Romano, che non si risparmia. Al 4’ punizione velenosa da 18 metri e Iafullo vola a deviare coi pugni. Al 10’ è sempre il portierino nerazzurro ad uscire sui piedi del bomber. Il Gladiator è lezioso e fatica ad arrivare alla conclusione. All’11’ Russo serve l’accorrente Guadagnuolo in area, palla un po’ arretrata, controllo sporco e palla persa per l’ex Ippogrifo. Ancora pericolo sull’asse Russo-Guadagnuolo, con quest’ultimo che si allunga a sinistra la palla e poi al contatto con il difensore finisce a terra. Giustamente, niente rigore. Al 20’ Gelotto si libera al tiro da fuori, ma la conclusione finisce alta. Due giri di lancette e la Virtus sfiora la rete con un colpo di testa di Scarlato sul primo palo su calcio d’angolo. Al 24’ Guadagnuolo in percussione vince un paio di contrasti, poi un rimpallo lo mette a tu per tu con il portiere, ma in spaccata allarga troppo il piede e la palla finisce di poco a lato. Al 38’ Romano imbecca Passaretta che da ottima posizione calcia debolmente e Iafullo fa sua la sfera. Al 43’ la rete aurunca. Portanova crolla su Guadagnuolo che resiste e poi viene steo, per l’arbitro Santorelli (ad un metro) non è fallo tra le proteste locali. Il Carano parte in contropiede, uno-due Grezio-Romano e l’ex Virtus Volla (che segna sempre contro il Gladiator) beffa Iafullo in uscita. Al 47’ del primo tempo Guadagnuolo si destreggia in area, allunga per Russo che si gira e mette di poco a lato. Il Gladiator cambia Mele e Luce (un po’ spaesati) e butta dentro Arietano e Bonavolontà. E la differenza si vede subito. Presunto fallo di mano al primo della ripresa in area caranese, poi un tiro di Rima pericoloso. Al 47’ Rima se ne va sull’out di destra, entra in area, invece di tirare, cerca il contatto con Portanova. Per l’arbitro è rigore ed ammonizione per il difensore. Russo è glaciale dagli 11 metri e pareggia i conti. Il caldo mette a dura prova i muscoli e sono in molti ad avere i crampi. Il Gladiator appare scollato tra i reparti, ma più equilibrato con una sorta di 4-4-2 e con Bizzarro al posto di Guadagnuolo diventa più quadrato. All’85’ Scarlato serve Petrillo che entra in area, ma Iafullo è bravo a parare la conclusione in 2 tempi. All’86’ colpo di testa di rima, su sponda di Russo e Merola vola a deviare sulla traversa. Un minuto dopo Russo ancora di sponda per Rima che prolunga per Martone che da solo spara su Merola in uscita. Ancora Gladiator in forcing finale all’88’. Martone spizza per Russo che sotto porta ci mette la punta, ma colpisce l’esterno della rete. Le squadre sembrano accontentarsi del apri, ma all’ultimo minuto di recupero arriva il gol vittoria virtussino. Criscuolo sbaglia un colpo di testa all’indietro e regala un angolo al team di mister Amorosetti. Scarlato mette in mezzo, Gelotto salta tra le incerte maglie nerazzurre ed insacca senza esultare. Il pubblico di fede caranese esplode e chiama al triplice fischio finale i propri giocatori sotto il settore a loro dedicato. Amarezza tra i tifosi locali, invece. “Meritiamo di più”, il coro di fine partita.