Prima trasferta dell’anno per la Casertana che domenica sarà di scena a Oppido Lucano. Inutile sottolineare l’importanza del match non solo per i padroni di casa (al debutto casalingo) ma soprattutto per i falchetti che devono riscattare l’inattesa sconfitta di sette gironi prima. Anche i bianco verdi sono partiti mali rimediando un pesante 4-1 a Sarno. Mister Manniello non cerca giustificazioni ma assolve i suoi: “Abbiamo pagato l’emozione del debutto in quarta serie, il caldo asfissiante e anche un paio di episodi poco fortunati. Un minuto prima del loro vantaggio ci siamo divorati lo 0-1. La gara sarebbe cambiata completamente. La Sarnese comunque ha dimostrato di essere notevolmente superiore. Ma voltiamo pagina e guardiamo avanti con ottimismo”. Tra tre giorni dunque prova del nove per entrambe: “Affronteremo una grande squadra, una nobile decaduta del calcio italiano e questo ci darà sicuramente maggiore carica. Noi siamo una new entry della serie D. Abbiamo mantenuto praticamente tutti i giocatori che hanno vinto il campionato inserendo Farace (ex Baratta), Fioraso (che ha militato con Battipagliese, Terzigno), l’attaccante Dama (ex Acireale) e tanti giovani di belle speranze che speriamo possano darci una mano. Per noi sarà fondamentale uscire imbattuti per rompere il ghiaccio e iniziare il cammino che porta alla salvezza”. Tanta pressione dunque e tre punti in palio che avranno un peso specifico considerevole: “Credo però che avranno più pressione loro – continua Donato Manniello – poiché continuare a non vincere li farebbe allontanare ulteriormente dalla vetta. Alla finse ce la giocheremo a viso aperto, avendo il massimo rispetto dell’avversario. E che vinca il migliore”. Il Cristofaro gioca su un campo sintetico che in teoria potrebbe creare qualche problemino ai rossoblù. L’allenatore lucano però smentisce categoricamente: “Sarà invece un vantaggio per chi sa giocare a pallone. Il sintetico velocizza il gioco, non ci sono buche, i rimbalzi sono tutti uguali ed esalta le prestazioni dei calciatori più tecnici. Inoltre serie D e Lega Pro sono pieni di campi del genere. Adesso sono arrivati anche in A e dunque rappresentano il futuro. Noi vogliamo regalarci il primo sorriso, sarà dura ma ci proveremo”.