Sempre con il sorriso sulle labbra anche quando ci si allena. Un sintomo che il morale e che il feeling tra Kevin Fletcher ed i compagni è già a buon punto, senza che l´ex Bancatercas Teramo ceda, poi, di un solo centimetro quando si tratta di fare a sportellate con il compagno di reparto Stipanovic o magari quando si deve correre da una parte all´altra del campo agli ordini di Mimmo Papa. Il sorriso è più un marchio di fabbrica che altro. Lo stesso sorriso che l´americano con passaporto macedone aveva stampato sul volto al momento del `face to face´. «In questi giorni la prima cosa che tutti stiamo cercando di fare – esordisce il lungo natio del Colorado – è di trovare la giusta chimica come persone prima ancora che come giocatori. E´ logico che siamo solo all´inizio e che ci vorrà ancora un po´ di tempo per arrivare ad una amalgama di alto livello, ma ognuno di noi sta lavorando duro per arrivarci il prima possibile». Che impressione ti hanno fatto il resto della squadra?«Un´ottima impressione. Sono tutti dei bravi ragazzi, socievoli e ci divertiamo già abbastanza sia fuori che dentro il campo e questo è un punto a nostro favore, dal momento che vuol dire che stiamo lavorando bene». Oltre al lavoro fisico, in questi giorni avete avuto anche modo di muovere i primi passi anche dal punto di vista del basket giocato. Da queste prime indicazioni, quale quella che magari deve essere limata in fretta perché potrebbe essere un punto debole? «Semplicemente il fatto che siamo una squadra con qualche giocatore alla loro prima esperienza in Italia in più rispetto alle altre formazioni. Questo vuol dire che ci vorrà un po´ più di tempo affinché tutti si abituino al tipo e alla velocità del basket italiano. Il coach sta lavorando anche su questo e credo che tutto possa essere limato in poco tempo, considerando che si tratta pur sempre di giocatori che prima di accettare l´offerta della Juve, giocavano in formazioni di alto livello». Quale invece la forza di questa squadra? «Prima di tutto siamo una squadra con tanto talento. Ma valore personale a parte, credo che la caratteristica principale sia quella che siamo una squadra che ha fame. Ognuno di noi è qui per mettersi in mostra nella maniera migliore possibile aiutando Caserta al miglior risultato possibile. Andiamo tutti dalla stessa parte e questo può essere un grande punto di forza per noi». Ora che hai avuto modo di toccare con mano il tuo ruolo all´interno della squadra, cosa puoi dare tecnicamente alla Juve? «Tante cose. Posso difendere, posso dare tutta la mia energia andando a rimbalzo, posso giocare vicino e lontano da canestro, ma quello che voglio principalmente è aiutare la squadra a vincere e a fare sempre meglio domenica dopo domenica. Quindi qualsiasi cosa mi verrà chiesto di fare per aiutare la squadra la farò senza problemi». Sacripanti sta provando a costruire un gioco in base alle caratteristiche dei suoi giocatori. Per quanto ti riguarda preferiresti più un gioco di `pick and roll´ o uno di pick and pop´ vista la tua propensione a segnare anche dalla media distanza? «In passato avrei risposto sicuramente `pick and pop´, ma ora preferirei giocare più avvicinandomi al canestro che allontanandomi. Ma ripeto sono pronto a fare qualsiasi cosa mi verrà chiesta di fare per aiutare Caserta e la Juve».
Domenico Pezzella