Scorrono via i primi giorni di raduno della Juvecaserta con la società intenta a mettere a posto tutte le situazioni logistiche, mentre la prima squadra lavora sodo e duro agli ordini del preparatore atletico Mimmo Papa e dello staff tecnico di Pino Sacripanti sulle lastre di legno del Palamaggiò. Negli occhi c’è ancora la splendida accoglienza rivolta da Caserta alla sua nuova Juve: una Juve nuova di zecca che deve centrare la salvezza in un campionato che si preannuncia altamente equilibrato e di difficile lettura visto che tutti si sono rinforzati. L’ambiente è decisamente sereno e, d’altronde, non potrebbe essere altrimenti nei primi giorni: la vera solidità di un gruppo si vedrà nei momenti buoi che, inevitabilmente, arriveranno nel corso del campionato. Oggi è tutto un ‘sorriso dietro l’altro’, una pacca sulla spalla, un continuo incitarsi e sfottersi per conoscersi meglio. Il clima è sereno, gli occhi sono quelli giusti ma, ripetiamo, è abbastanza facile di questi tempi vedere questo atteggiamento da parte del gruppo. Collins si vede lontano un miglio che ha capito l’importanza di questa stagione: la squadra è stata cucita sulla sua pelle tatuata, il folletto di Maryland sa bene di essere il leader emotivo e cestistico del gruppo e fa di tutto per avere una parola per ogni compagno. Smith appare giocatore di buonissimo livello, ha dei movimenti intriganti e la voglia di essere sempre in prima linea anche nei durissimi test fisici. C’è la faccia giusta in tutti, inutile dire il contrario e fisicamente nessuno è apparso particolarmente in ritardo, o peggio ancora sovrappeso. I poco edificanti spettacoli passati (Slay, Tyler, Williams e Johnson per fare gli esempi più eclatanti) sono stati scongiurati. Ed è un inizio incoraggiante.
Tutto rose e fiori? Assolutamente no e basta farsi un giro dentro il palazzetto durante un allenamento dei bianconeri. Un’afa insopportabile, che ti spezza il fiato: l’impianto di aerazione, ovviamente, non funziona e bisogna arrangiarsi alla ‘men peggio’ aprendo tutte le porte sperando in un colpo di vento all’improvviso. Se l’afa era preventivabile e, si spera, durerà il meno possibile, era inimmaginabile vedere il pazzesco concentramento di zanzare che fa visita, sistematicamente, alla Juve durante le sessioni di allenamento. Basta restare fermi un solo istante ed il corpo viene preso d’assalto dagli insetti più odiati sul pianeta.
Insomma afa africana e zanzare a ‘go go’ sono i primi due avversari che la truppa di Sacripanti è chiamata a sconfiggere. Un’impresa per nulla facile, ora come ora.