Il calcio del futuro è già arrivato. In serie A le big battono cassa, in Lega Pro le cose non vanno certo in maniera diversa. Sarà pure calcio d’estate ma in queste prime uscite di Coppa Italia si sono viste squadre imbottite di giovani. Tutti ragazzi classe ’92, ’93 e addirittura ’94 che a fine stagione porteranno contributi sostanziosi ai club. Non fa eccezione l’Aversa che a differenza di un anno fa ha puntato tutto sulla linea verde. La collaborazione con il Napoli è forte (ieri è stato ufficializzato anche il difensore Diana), così come la vicinanza geografica che ogni domenica sottrae tifosi e spettatori al ‘Bisceglia’ (ma questo discorso lo affronteremo in un’altra occasione). Il problema però è che a volte i baby possono rivelarsi un’arma a doppio taglio. Contro Isola Liri, Aprilia e Campobasso si sono visti errori grossolani in ogni reparto e l’attacco, al momento, non sembra essere incisivo. Mister Romaniello, sia chiaro, non ha colpe perchè alla sua prima esperienza in prima squadra sta cercando di dare un’impronta al gruppo. Stesso discorso per la società che ha valutato attentamente il da farsi prima di affidarsi agli under. E allora con chi prendersela se le cose non stanno andando per il verso giusto? Con il tempo. Perchè purtroppo nel calcio c’è troppa fretta di ottenere i risultati. Ovvio che a questa Normanna servono rinforzi (gente esperta, di categoria) perchè l’inizio del campionato è alle porte. Serve però anche tranquillità e calma. La gente aversana ha fatto di tutto per non perdere il calcio, adesso si dia fiducia a dirigenti e tecnici perchè quello che scatterà il 4 settembre sarà un campionato difficilissimo ed evitare le sabbie mobili della bassa classifica sarà come vincere il torneo.