Checchè le voci dal Palazzo Figc parlano di deferimento e di possibili sanzioni, non saranno certo queste apparenze a fermare l'Alessandria che domenica affronterà nel debutto stagionale la Casertana per l'incontro valido per il primo turno della Tim Cup nazionale. Una società quella in grigio che sta lavorando già da 1 settimana nel ritiro all'Hotel President di Salice Terme (PV), location che verrà lasciata solo il giorno prima dell'importante match del “Moccagatta”. Una squadra che lavora e che vuole prepararsi al meglio per un evento importante, dato che al turno successivo si affronta la Doria nazionale. Per chi non la conoscesse, andiamo ad analizzare la squadra piemontese che suole scendere sul manto verde con la divisa grigia a bordi neri, con calzoncini scuri e sulle spalle una storia abbastanza gloriosa.
Da quello che si può scorgere dall'ambiente pavese, la squadra ha cambiato il suo corso rispetto all'anno passato, quando la corsa si fermò nella semifinale playoff contro la Salernitana. Ora in panchina siede Alessio De Petrillo, tecnico con esperienza sulla panchina del Monza nella passata stagione e che è affezionato a un 4-4-2 classico, abbastanza abbottonato e pronto a sfruttare il contropiede con rapide ripartenze sugli esterni. Dall'amichevole però disputata ieri contro la Valenzana, è emersa anche però una tendenza che i giocatori in campo stanno dimostrando: un'attitudine a posizionarsi con un 4-2-3-1 abbastanza chiuso, in cui la mediana formata da Blondett e Roselli fa un ottimo filtro a centrocampo, mentre davanti ci sono ben 4 punte mascherate sugli esterni, con Simeoni, Cuneaz e Martini, che hanno facoltà di svariare dietro il bomber e capitano Artico. Questo è quanto dice la formazione titolare, ma se vediamo nel dettaglio, la squadra piemontese che ha perso l'ex Messina Rafeal Bondi e che farà di tutto per prendere Toledo, ha tante insidie nascoste e sta puntando su tanti giovani classi 90' e 92' che possono estrarre il coniglio dal cilindro. Tutti nuovi tra l'altro. Andiamo nel dettaglio settore per settore. Salvo miracoli ( o rotazioni di under) il portiere titolare è Servili, esperienza e buona tecnica per un numero 1 che ha affidabilità e un buon curriculum alle sue spalle (tanti anni all'Alto Adige e prima alla Samb). Difesa fisica e attenta, con il nuovo arrivato Miceli (primavera del Varese) che ricorda per certi versi Miale, dotato di grande tenacia e capacità d'anticipo. Attenzione anche a Barbagli, buon giocare, ottimo piede che può spingeersi anche in avanti all'occorrenza e diventare pericoloso. Del centrocampo abbiamo detto, con il metronomo Roselli e Procida e Segarelli a dare manforte a un reparto che deve riuscire sempre a mantenere le distanze per non essere troppo squilibrato. L'attacco poi è un pur pur rid di giocatori. Basti citare la carriera di Artico per poter avere un certo rispetto dell'avanguardia alessandrina. Carriera tra B e c1 di alto livello, gol a raffica. Occhio però ai tre ragazzi terribili, Simeoni, classe 90' arrivato dal Livorno, Cuneaz e Martini, con quest'ultimo che è bravo ad accentrarsi e a trovare diagonali vincenti. In panchina però scalpitano due giovani acquisti: il trequartista Bertocchi, classe 92' proveniente dal Derthona con cui l'anno passato ha fatto 11 reti in 36 gare e il prodotto del vivaio dell'Atalanta Jurgen Pandiani. Occhio anche all'ex Napoli Pasino, che a partita in corso può portare esperienza e metterci la zampata vincente.
Per la cronaca ieri dopo i primi giorni di ritiro, partitella di scarico per la squadra piemontese che si è imposta sulla Valenzana per 2-0 con le reti di Martini e Artico nel primo tempo, mostrando un buon gioco e anche una discreta condizione, dato che per i primi 65' ha giocato la squadra che molto probabilmente affronterà la Casertana domenica. Un avversario da prendere con le molle e che ci terrà a fare bella figura. Falchetti avvisati, ma attenti alle sorprese.