Il richiamo del ritorno in gialloverde è stato fortissimo: nella vita contano gli stimoli e la voglia di tornar a far sognare quei tifosi che ti hanno sempre osannato. Massimo Fusco ritorna nella sua Marcianise con la voglia di stupire e tentar di riportare la squadra nei palcoscenici a lei più congeniale. Troppo forte il richiamo del Le sue parole da neo marcianisano sono un misto di amore e ottimismo verso quei colori che ha sempre amato :” Ho tantissime motivazioni nel ritornare a Marcianise dove ho lasciato amici e ottimi ricordi. Voglio concludere la mia carriera al meglio lì dove l’ho iniziata. Scelta di cuore perché conosco bene l’allenatore ,parecchi calciatori che sono lì. Metterò a loro disposizione l’esperienza cercando di far bene sicuramente. Per me Marcianise vuol dire l’inizio di una scalata a livello se non a livello professionistico ma a livello dilettantistico abbastanza buona per la mia piccola carriera. Mi sono tolto soddisfazioni nel mio piccolo .Il rapporto con i tifosi è stato sempre ottimo e splendido . Vincere un campionato, fare il capocannoniere, ottenere una salvezza, i cori dei tifosi della Stirpe, fanno parte dei meravigliosi ricordi per un calciatore. Leggo ancora sulle riviste dell’epoca tutti i messaggi d’incoraggiamento dei tifosi che mi hanno sempre acclamato. Il Marcianise che verrà Ci sono 10-11 giocatori nuovi ,c’è bisogno di tempo ma troveremo quanto prima la giusta sintonia e feeling tra i reparti. A livello di giocatori conosco quasi tutti perché ritrovo 3-4 giocatori dell’Alvignano tra cui Ciccio Grillo mio carissimo amico: parliamo di un esterno offensivo interessantissimo che negli ultimi 3 anni ha realizzato 40 reti. Ha 24 anni e ci darà una grande mano. Prometto massimo impegno. Pensare alla C1 e allo spareggio per evitare la retrocessione in Prima Categoria fa male ovviamente . Metterò la mia esperienza a disposizione del gruppo e della società. Il vizio del gol Tra le reti che ricordo maggiormente con piacere in maglia marcianisana quella contro il Gelbison in sforbiciata su un campo in terra battuta con una partita che non si sbloccava: è stato l’input per andare a fare i play off sicuri nel campionato di eccellenza al primo anno nel 1999-2000. Ricordo lo spareggio fatto in casa nostra con una splendida doppietta contro il Napoli est e ricordo che c’era Rinaldi che ora gioca nel Foggia”.