Il silenzio degli ultimi giorni era emblematico: la crisi del calcio si ripercuote in quelle società di calcio alle prese con l’assenza di aiuti della classe imprenditoriale. Appena due stagioni fa la finalissima per l’eccellenza contro il Baratta Battipaglia davanti a 2400 spettatori. E ora? Analisi obiettiva del calcio a Mondragone con un imminente incontro previsto tra i vertici societari per decidere se continuare a fare calcio o addirittura vendere il titolo. La notizia che mai avremmo voluto prendere in considerazione è scaturita dall’assenza momentanea di stimoli ad andare avanti da parte di qualche dirigente :il campionato di promozione ha costi di gestione ben precisi .I tifosi restano perplessi in attesa di notizie per il futuro societario : decisiva la prossima riunione per decidere il da farsi. Il direttore generale del San Pio Gianni Di Lorenzo si è sempre esposto per il bene dei suoi ragazzi fiore all’occhiello in questa stagione (gli Allievi hanno vinto il titolo) a dispetto del flop della prima squadra con qualche errore ammesso in corso d’opera. Qualunque decisione sarà presa per il bene del San Pio come sottolineato dalle parole dello stesso dirigente granata :” In ipotesi l’idea di vendere il titolo perché non c’è la voglia di fare la promozione da parte di qualche dirigente. Previsto a breve un incontro per decidere il da farsi :se vendere o andare avanti puntando sui ragazzi possibilità economiche permettendo. Sta passando la voglia di far calcio, economicamente parlando c’è crisi. La prossima stagione è ormai alle porte e dobbiamo decidere. Non c’è un ricambio generazionale :non vedo giovani che abbiano voglia di andare avanti . La carica che ha il giovane non ce l’abbiamo noi. Il presidente Ciriello si è dimesso per le motivazioni che tutti abbiamo. La forza economica quest’anno non c’è :vengono a mancare alcuni sponsor per delle situazioni che si sono venute a creare. Ci siamo incontrati quasi tutti i dirigenti la settimana scorsa: da parte di qualcuno c’era la voglia di non fare calcio e vendere il titolo. Chiesi di far attendere 1 settimana o 2 per tentare di trovare qualcosa puntando a un campionato di giovani. I giovani di valore Gli under, i ragazzi degli Allievi e la juniores potrebbero essere tutti arruolati per la prima squadra. Questo è un discorso che si potrebbe fare. Col mister Amato c’era un discorso riguardo il settore giovanile: personalmente ho chiesto di portare Giovanni Fusco ma i dirigenti non sono stati d’accordo. Questo il mio progetto : se gli amici non sono d’accordo mi faccio da parte e faccio fare a loro. Un anno intenso dal punto di vista emotivo Non mi piace apparire, ho sempre avuto a cuore il discorso San Pio. Siamo in una situazione economica difficoltosa. Il calcio non è divertimento e si deve fare come si deve : se si prende un impegno economico con un calciatore lo si deve pure mantenere. Inutile affrontare questi discorsi quando non si hanno le forze economiche per affrontarli. Il San Pio non per forza deve essere stare sempre ai vertici. Se non ci fosse stato Salvatore Ciriello saremmo stati in grande difficoltà. Abbiamo dimostrato che vincendo un campionato Allievi ,Mondragone ha una base giovanile solida su cui puntare. Logico che si deve dar loro una valida guida che li faccia crescere”
Le parole realistiche del direttore Di Lorenzo non devono far storcere il naso a qualcuno:sono parole obiettive che riflettono la crisi del calcio attuale. Dopo la mancata fusione con i cugini, è calato il silenzio sul San Pio. E’ora di scuotere gli animi e prendere la decisione giusta per il bene del San Pio : la maglia granata ha un fascino unico . Il calcio a Mondragone è un qualcosa di viscerale, elettrico ,passionale che coinvolge tutti sette giorni su sette. Che si prenda la decisione giusta e definitiva affinché il campionato di due stagioni fa non sia solo un pallido ricordo.. nella mente di chi ama il San Pio.