A poco meno di un mese dall’inizio della preparazione estiva, il Real S.Erasmo del presidente Galluccio ha piazzato i colpi che servivano per rinforzare la rosa. Dopo la grande stagione disputata quest’anno, ora l’obiettivo è quello di ben figurare in una categoria altamente competitiva qual è la C1. Tra gli elementi di maggior spicco del club vi è il laterale destro Giovanni Capitelli che sta ricaricando le batterie in vista dell’impegnativo campionato che lo attende: “Quest’anno è stato più sudato dell’anno scorso, perché avevamo una rosa ristretta ed anche perché c’erano altre squadre che avevano più esperienza di noi, vedi la Turris. Non mi aspettavo la promozione, è stato un miracolo calcistico che è arrivato grazie all’aiuto del mister Sparaco e di tutta la squadra ma voglio citare a parte il mio carissimo amico Mario (Sorbo ndr) che ci ha fatto fare il salto di qualità. L’unione del gruppo è stata la forza che ci ha fatto trionfare in quel di Torre del Greco. Mi sono accorto che potevamo vincere quando loro hanno sbagliato i 2 tiri liberi. In più sullo 0-2 a nostro favore, ho salvato sulla linea un pallone che era destinato a riaprire la partita. Ci penso spesso ma ancora non mi spiego chi mi abbia dato la forza di rientrare in fase difensiva dopo aver alimentato un’azione insistita in attacco, presumo che sia stata la voglia di vincere. Dedico questa promozione prima di tutto a me stesso perché è stato un campionato di rivincita, alla società ed ai tifosi, in particolare a Pietro Cocchiaro che ci ha protetti dall’alto”. Dalla passata stagione alla prossima, ecco le sensazioni del calcettista sammaritano:”Mi fa piacere di essere stato riconfermato, anche se devo aspettare il 30 luglio per avere la lista di svincolo in quanto sono ancora legato al Gladiator che quest’anno mi ha dato in prestito. Sia nei 10 anni al Gladiator che questo primo anno al Real S.Erasmo mi sono trovato bene. La C1 è un campionato diverso dalla C2, molto più ostico. Dobbiamo salvarci il prima possibile, poi se riusciamo a lottare per qualcosa di più non ci tiriamo indietro. Come si dice in gergo l’appetito vien mangiando”.