Camillo Ciano dal Napoli al Crotone
Sfuma a poche ore dell’inizio del ritiro del Napoli sulle alture di Dimaro il sogno della grande promessa casertana Camillo Ciano. E’ notizia di poche ore fa che il bomber sia stato dato in prestito con diritto di riscatto al Crotone. Si tratta di una grande opportunità per il ragazzo di Marcianise nato il 22 febbraio 1990, anche se in cuor suo c’è un po’ di amarezza per un traguardo quale il ritiro insieme a calciatori del calibro di Hamsik, Cavani e Lavezzi che ha sognato ma che è sfumato all’ultimo. La sua carriera inizia sui campi di periferia di Marcianise con la casacca della Vernall, seguendo le orme del fratello Michele che ha quattro anni più di lui e naviga con il Marcianise e la Cavese in serie C1. Gli osservatori di Juventus, Roma, Brescia e Padova stravedono per questo attaccante veloce e tecnicamente molto dotato con un grande fiuto del goal, ma la sua fede è azzurra e non esita un attimo ad approdare nel settore giovanile del Napoli. Nel campionato di Primavera 2008/2009 esplode realizzando ben 29 reti (20 in campionato, 9 in Coppa Italia), nonostante ciò non viene fatto esordire in serie A dall’allora mister Donadoni che lo ritiene troppo piccolo. L’anno seguente fino all’ultimo spera di rimanere in squadra ma l’acquisto ancora non capito dell’austriaco Hoffer gli taglia le gambe. Viene mandato a farsi le ossa in Lega Pro con il Lecco e con la Cavese. In due anni di professionismo ha realizzato ben 17 reti, guadagnandosi la stima del ds Riccardo Bigon e del presidente Aurelio De Laurentiis. Fin dall’inizio del mercato moltissime offerte sono pervenute per lui, la società napoletana ha però deciso di assecondare il desiderio del calciatore, accordandosi con un club di serie B. Il Crotone è stata la società più lesta ad acquisirne le prestazioni per la prossima stagione che potrebbe rivelarsi determinante per il suo futuro. In una piazza come quella crotonese Camillo avrà la possibilità di giocarsi le sue chances, a differenza di Napoli, e potrà mettersi in mostra sperando un giorno di tornare alla base. Un giovane talento casertano come lui va incitato e deve essere da esempio per tutti i bambini che si apprestano a giocare al “pallone”.