Già prima della fine del campionato, terminato prematuramente da Caserta visti gli obiettivi stagionali, si vociferava l’arrivo del nuovo coach individuato in Piero Bucchi. Palese bufala… Se Caserta non è ora in grado di capire quale potrà essere il bugdet della prossima stagione come può impegnarsi con un allenatore che naviga a cifre ora impensabili per il sodalizio bianconero? Quindi archiviata la fanta pista di Bucchi si cerca di capire, però, se sarà ancora Sacripanti il timoniere della Juvecaserta… ma per comprende fino in fondo facciamo un passo indietro di diversi mesi con la campagna acquisti dello scorso anno…Sacripanti volle la riconferma dell’intero parco Usa, i quali hanno palesemente deluso. E chi ha deluso più di tutti è stato il suo pupillo Tim Bowers che fu protagonista nella scorsa estate di un tira e molla che quasi fece saltare la trattative e che spinse il tecnico ex Cantù a chiedere alla società uno sforzo palese per la conferma. Proprio queste scelte, visti i risultati ottenuti, hanno intaccato il rapporto Sacripanti-Juvecaserta che tanto era solido ed ora mostra qualche crepa, ma in fin dei conti niente di irreparabile…si dovrà solo capire con quale bugdet il tecnico, titolare di un altro anno di contratto, potrà gestire l’eventuale prossima campagna acquisti, visto che il ds Antonello Riva non sarà confermato. Tutto sembra filare, ma il bugdet? Sarà realmente ridotto? Allo stato attuale sembrerebbe proprio di si, ma Sacripanti accetterà di operare con mezzi modesti? Ecco allora che affiora l’ipotesi, neanche tanto remota, di un allenatore che la Campania la conosce bene, che ha operato in situazioni non proprio facili e che cerca il riscatto dopo una stagione deludente con un programma pluriennale in una piazza che potrebbe rilanciarlo, il nome? Andrea Capobianco. Il tecnico fu esonerato da Teramo dopo varie buone stagioni per una partenza limitata da un mercato fatto di troppe scommesse che non sempre possono essere vinte. Accetterà Capobianco la scommessa Caserta? Segnatevi questo nome, a fine playoff si potranno avere le idee decisamente più chiare.
Danilo Russo