Uno dei più esperti in questa stagione che ha vestito la casacca nerazzurra è stato certamente il capitano Gaveglia che delle trenta partite di campionato non ne ha saltata nessuna. “Quello che è appena terminato è stato un anno sicuramente più duro rispetto a quanto potessi immaginare”, – dichiara Gaveglia – “L’inizio sembrava dei più rassicuranti ma per varie circostanze non siamo riusciti ad esprimere fino in fondo il nostro valore, basti pensare che gli undici titolari siamo riusciti a schierarli solo le prime partite facendo risultati importanti a Volla ed in casa con il Durazzano, due squadre che alla fine hanno dimostrato il loro valore. Poi qualcosina è cambiato e tra partenze , arrivi e indisponibilità per squalifiche ed infortuni ci siamo trovati spesso in emergenza. Sembrava un anno stregato anche perché spesso gli episodi ci erano sfavorevoli fino a dicembre dove abbiamo toccato il fondo con la sconfitta in casa con lo Stasia e fuori casa con il Procida, lì qualcosa è cambiato. Il gruppo è stato rinforzato con acquisti mirati e la squadra ha cambiato marcia. Abbiamo acquistato un’identità ed abbiamo avuto la forza di risalire una classifica che si presentava durissima. Ogni ragazzo che ha fatto parte del gruppo ha dato tanto ed ha sposato la nostra causa ed alla fine i risultati sono iniziati a venire facendo crescere la fiducia in noi stessi e dimostrando sul campo che con la giusta mentalità potevamo giocarcela anche con la prima in classifica. È vero, ci siamo salvati all’ultima giornata, ma se teniamo conto che a metà campionato eravamo ultimi il nostro girone di ritorno merita un plauso. Qualche rammarico c’è nel vedere che il ritorno abbiamo messo in difficoltà tutte le big del girone spesso battendole, questo vuol dire che qualcosa di buono avevamo e che se fossimo stati questi dall’inizio probabilmente avremmo avuto un ruolo diverso in questo campionato, ma i “se” nel calcio contano a poco. Reputo la nostra una squadra che con gli innesti giusti può avere un ruolo importante nel prossimo campionato, un ruolo da protagonista come meritano i tifosi a Santa Maria, tifosi che nonostante il campionato non esaltante non hanno mai fatto mancare il loro supporto. Ho trascorso un anno intenso che mi ha regalato tante emozioni e che forse con un po’ di fortuna in più e qualche traversa in meno mi avrebbe portato anche qualche altro gol, ma è andata così, la cosa importante era salvare il Gladiator ed è la cosa di cui la nostra squadra va fiera. Un ultimo pensiero del capitano è poi sulla prossima stagione “ Mi auguro che si possa continuare un discorso anche per l’anno prossimo perché a Santa Maria sono stato benissimo e non avrei dubbi nell’accettare o meno un’eventuale proposta della società, ma naturalmente non dipende solo da me”.