Continua il mal di trasferta per la Volalto Caserta

Vince l’Oria Brindisi e per la Volalto una forte mea culpa per una prestazione nettamente al di sotto dei suoi abituali standard. Ancora una volta la differenza è stata fatta dalle motivazioni. Le pugliesi aggrappate con unghie e denti alla speranza salvezza, Caserta salva da mesi. Così, al momento di lottare e gettare il cuore oltre l’ostacolo, le rosanero sono apparse un po’ morbide a confronto della corazza d’acciaio messa in mostra dalle brindisine. Male la difesa,scarse le percentuali d’attacco così come le ricezioni. Buono l’apporto di Fattaccio, Ricciardi e Bonagura. Ennesimo infortunio muscolare per Valentina Fusco. Parte bene la Volalto. L’approccio alla contesa è di quelli che fanno sperare. L’attacco funziona, la differenza tecnica è evidente. Così il primo set si colora di rosanero. 25-21. Dal secondo parziale in poi comincia, però, un’altra partita. L’attacco volaltino smette di funzionare, difesa e muro sono in vacanza. L’Oria si sveglia e capisce che è il momento di affondare i colpi. Il 16-4 di metà set è da brividi, una sentenza inappellabile per la Volalto. Infante le prova tutte per scuotere le sue ragazze. Ottiene una timida rimonta, ma non basta per tornare nel set. Finisce 25-20 per le padroni di casa. Stessa musica nel terzo parziale. Oramai le pugliesi hanno preso coraggio, sono animate dal sacro furore agonistico, non calano d’intensità. Così dominano anche questo set arrivando sino al 16-8 e poi vanno a vincere 25-17. Troppo brutta la Volalto per essere vera. L’Oria pare una squadra play off e le casertane una formazione timida, senza forza, rassegnata all’impeto agonistico delle rivali. Nel quarto set arriva la scossa, ma è tardiva, oramai le brindisine hanno preso coraggio e per la Volalto è faticoso rimettersi a correre a metà della salita. Il quarto set, comunque, è facile appannaggio delle casertane. 25-17. Si va al tie break. Equilibrio sovrano. Poi l’Oria va sul 10-7. Caserta rimonta, arriva anche ad avere due match ball, ma li fallisce, cosa che non fanno le padroni di casa. Finisce 18-16 per l’Oria.