Prosegue la preparazione in casa San Pio in vista del prossimo incontro contro il Sant’Arpino terza forza del torneo .Il morale è buono : da valutare le condizioni di alcuni influenzati ma non dovrebbero esserci problemi di recupero per sabato. La posta in palio è altissima. Solo una vittoria per i padroni di casa vorrebbe dire continuare a sognare quella minima possibilità di accesso ai play off. Presente e futuro col tecnico dei leoni domiziani Sasà Amato obiettivo come sempre :”Spero di recuperare qualche influenzato per sabato, siamo messi un po’ maluccio per la febbre di Capasso , Guida e Aruta. Non siamo in tanti e quando comincia a mancare qualcuno, entriamo in difficoltà. Per il resto stanno tutti bene. Sabato siamo consapevoli di giocare una gara importantissima e l’affronteremo con la massima attenzione . Da vendicare la sconfitta dell’andata Ricordo –dice-perfettamente la gara d’andata .La partita fu condizionata da una terna arbitrale a senso unico: fummo massacrati. Siamo stati condizionati da quella partita : stavamo giocando benissimo, ricordo l’episodio del rigore ed espulsione inesistente di Filagrossi. Ci furono tanti episodi che condizionarono quella partita Stagione sfortunata Per il San Pio-sottolinea- quest’anno deve essere di sofferenza a livello arbitrale.Il debutto di Orveto fa ben sperare Siamo di natura una squadra molto giovane: se c’è l’occasione non ho alcun problema a inserire qualche altro ragazzino in modo da inserire qualche elemento interessante per il prossimo campionato. Futuro Ora-sottolinea il tecnico- è prematuro parlare di futuro, penso a queste restanti 7 gare da disputare. Se ci organizziamo in un certo modo, si può fare calcio . Impensabile che al San Pio ogni anno possa andar male. Se si inizia un progetto e si riesce a portare a termine , vuol dire che c’è crescita della squadra , società e città. Sarebbe importante per Mondragone con o senza Amato gettare le basi per una squadra di livello. Bisogna ripartire partendo dalle fondamenta”
Chiaro il tecnico domiziano : la stagione è stata sfortunata con qualche scelta sbagliata compiuta e riconosciuta con saggezza e grande lealtà d’animo dallo stesso presidente Ciriello. Ma nel calcio si sa chi non opera, non sbaglia. La squadra ha sofferto il confronto con lo scorso torneo di successi e attenzioni. I nomi d’inizio campionato erano altisonanti ma non c’è stata quella giusta alchimia per farli convivere. Al primo temporale, si è dissipato quanto di buono fatto lo scorso torneo. Queste ultime 7 gare sono impegnative ma abbordabili se affrontate con lo spirito da leoni. Il San Pio non si discute, si ama!