In una gara delle più classiche tra scapoli e ammogliati, davanti a un pubblico poco numeroso, Caserta ottiene “a fatica” il successo contro un Nymburk venuto in gita a Caserta, ma che comunque ha onorato la meglio l'evento. La Pepsi alla fine rimpiange il successo che non è bastato per ottenere il primo posto ed evitare gli oltre 4000 Km di trasferta a Kazan. Le speranze c'erano tutte quando finita la gara, nessuno si muoveva dal suo posto per conoscere il risultato del PalaVistalegre, che a quel tempo vedeva il Galatasaray vincente di 5 punti a 1 minuto dalla fine. Poco dopo il break decisivo di 7-0 degli spagnoli chiudeva la pratica e regalava alla Juve il biglietto per la Russia. Tornando alla gara, veramente brutta da vedere, la Pepsi ha dato largo spazio al suo secondo quintetto. Il Nymburk, con rotazioni veloci e sempre con gli americani in campo, ha dato filo da torcere ai padroni di casa, riuscendo sempre a rimanere in partita. Nel primo tempo, dopo un
avvio targato Di Bella, era il secondo quintetto a dare manforte necessario per il +13 del 20'. I contropiedi infilati da un ottimo Koszarek, la grinta del solito Doornekamp, le buone cose da Martin e la serata di grazia di Colussi, sono la chiave che affossa, o almeno così sembra un Nymburk spaesato, guidato dal solo Simmons, che va però ad intermittenza. Neanche in una gara contro un avversario poco irresistibile, la Juve riesce a giocare il terzo periodo. Jones, peggiore in campo, e il fantasma dell'opera Bowers confezionano un numero inopinato di palle perse in attacco. Dall'altra parte si scatena Afik Nissim, portato a Veroli da Riva e che ci tiene parecchio alla gara, che con 4 bombe ribalta le sorti della gara. Nell'ultimo periodo Sacripanti, stufo dei suoi “coloured” incolore, si affida di nuovo alla panchina, con il solo Di Bella a tirare la carretta. Più che in attacco, il capitano sarà eccellente in difesa con 6 rimbalzi catturati, tutti nel finale. Al resto ci pensa il solito Colussi che con due bombe delle sue e due assist no look degni di un buon Steve Nash riesce a far scavare un solco che nemmeno Christmas e Nissim riescono a riempire. Finisce 88-80, ma adesso si giocheranno i quarti contro il fortissimo Kazan, che, vinto il girone, si è preso il lusso di perdere le ultime due gare. Trasferta impossibile, ma mai dire mai.